Chiamatelo sogno. Chiamatela idea. Per ora è solo un “pour parler”. Nulla di più, ci tiene a precisarlo l’assessore all’Istruzione di Castano Primo, Franco Gaiara. “La mia è stata una semplice proposta, come si dice “buttata lì” durante il consiglio comunale – afferma Gaiara – Non c’è nessun progetto, ne tantomeno qualcosa di ufficiale, ma avrei voluto discuterne con tutti, maggioranza e minoranze, e insieme capire opinioni e pareri in merito e analizzare l’eventuale fattibilità”. Le scuole Elementari nella stessa struttura (nello specifico in via Acerbi), altrettanto anche le Medie (invece in via Giolitti): che tradotto, accorpiamo l’una realtà e quindi la seconda. “Potrebbe essere una soluzione importante perché così da una parte le Elementari (tutte in via Acerbi), poi le Medie (in via Giolitti) avrebbero un unico edificio quale punto di riferimento – continua – Inoltre con l’accorpamento si libererebbero delle aule che potrebbero essere pensate per la realizzazione di una scuola Materna statale”. Subito, come era normale, non sono mancate le repliche delle opposizioni per una proposta che lascia in molti perplessi. “I problemi da cercare di risolvere in questo momento sono ben altri e, invece, cosa si fa? Si pensa ad unire le scuole – afferma Adriano Canziani (di Obiettivo Futuro – Lega Nord) – Le due strutture hanno bisogno di interventi seri e concreti di manutenzione e sicurezza, ecco gli argomenti sui quali bisognerebbe concentrare le attenzioni. Ma no, si preferisce parlare di accorpare gli istituti. E gli studenti e le loro famiglie, si è pensato alle difficoltà ed ai pericoli per raggiungere i plessi scolastici? Infine, ci è stato detto che si libererebbero delle aule dove studiare una possibile e futura scuola Materna statale, hanno considerato le azioni specifiche che servono perché ciò diventi realtà? Come l’assessore Gaiara, allora anche io voglio fare una proposta: c’è il museo civico che è praticamente quasi inutilizzato, perché non fare lì la Materna? Di locali ce ne sono e sono appena stati sistemati”. “Non sono certo questi i tempi per fare determinati discorsi – conclude Dario Calloni (di Uniti per Castano) – Va bene che è un semplice “pour parler”, però anche in tale senso andrebbero fatte le necessarie analisi: le difficoltà negli spostamenti dei ragazzi, il traffico, la sicurezza, per non parlare che si stravolgerebbero completamente due zone storiche di Castano e degli interventi di cui necessitano i due istituti, altro che accorpamento. E’ di questo che si dovrebbe discutere prima di “buttare lì” una simile proposta. Sinceramente ci sembra un’idea assurda”.

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