La tragedia di perdere un figlio, un familiare, un parente o un amico. Giuseppe Cusimano ha voluto che la sua terribile esperienza (suo figlio Giacomo, 26 anni, se ne è andato per sempre, un anno fa, in un incidente stradale; il sinistro, il 21 giugno del 2011, lungo la via Novara – anche Statale 341 a Turbigo) diventasse, oggi, un momento per riflettere e confrontarsi sul valore della vita. Quel dono prezioso che abbiamo, ma di cui, molto spesso, ce ne dimentichiamo. “Non c’è giorno che Giacomo non sia con noi – spiega papà Giuseppe – Perché proprio a lui? Quante volte me lo sono chiesto e ancora continuo a chiedermelo. Forse una risposta non ci sarà mai, quello di cui sono certo è, invece, che, fin da subito, avrei voluto fare qualcosa per ricordarlo, per tenere accesa l’immagine di un ragazzo speciale. E partendo da lì coinvolgere quei genitori e quelle famiglie che, purtroppo, si sono trovate a vivere il nostro stesso dolore, ma anche aiutare la gente a capire e rendersi conto di quanto importante sia la vita di ciascuno. Il desiderio del “mio” Giacomo, la sua volontà: lui che è sempre stato una persona solare, allegra, sorridente e disponibile con gli altri”. Giovedì 21 giugno, quindi, alle 21, in sala Consiliare a Castano Primo (dove Giacomo abitava e dove vivono papà Giuseppe e la sua famiglia), ecco “Luci Spezzate – Il rispetto per la vita”. L’iniziativa, organizzata da “Ecclesia – Associazione”, sarà un momento per giovani, adulti e anziani che potranno parlare e capire quanto importante è la vita. Educare e sensibilizzare le coscienze al bene più prezioso: e lo faranno con testimonianze dirette, pensieri e riflessioni, da una parte, appunto, lo stesso Giuseppe Cusimano, dall’altra il prevosto castanese, don Giuseppe Monti, Francesco Falzone, assessore e, fino a qualche anno fa, comandante della locale caserma Carabinieri, e Domenico Zambetti, assessore alla Casa di Regione Lombardia (coordina il convegno Gualtiero Landini, presidente di “Ecclesia”).

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