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mercoledì 08 maggio 2024 | ore 15:35

1909/2009:100 anni di futurismo

Attualità - Dipinto di Boccioni

Il 20 febbraio del 1909 usciva su ‘Le Figaro’ il primo dei manifesti del Futurismo, movimento artistico passato alla storia come prima avanguardia storica. Il Futurismo nasce in un periodo di grande fase evolutiva, dove tutto il mondo dell’arte e della cultura era stimolato da moltissimi fattori determinanti, come le guerre, la trasformazione sociale dei popoli, i grandi cambiamenti politici, e le nuove scoperte tecnologiche e di comunicazione; tutti fattori che arrivarono a cambiare completamente la percezione delle distanze e del tempo, ‘avvicinando’ fra loro i cinque Continenti. Questo nuovo clima socio - culturale fu portato all’estremo dal fautore della fortunata avanguardia Filippo Tommaso Marinetti, poeta e scrittore che nel manifesto citato denuncia l’occorrenza di chiudere i ponti col passato, “distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d’ogni specie”, e cantare “le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa”; “glorificare la guerra (sola igiene del mondo), il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna”. Parole altisonanti che, oggi, fanno sorridere, ma che al tempo in cui furono pronunciate crearono un vero e proprio scandalo, con la conseguente rottura delle idee e le forme rappresentative borghesi. L’esaltazione della macchina e della velocità, il linguaggio anticonformista, il coraggio di un pensiero pericoloso, la forza di liberarsi dalla falsa tradizione: il Futurismo è tutto questo. Tutto ciò ebbe la capacità e il merito di rovesciare gli stereotipi e combattere gli schematismi di una cultura autoreferenziale chiusa nel proprio passato, portando così l’Italia, madre del movimento, al centro dei dibattiti degli intellettuali di tutta Europa e del mondo. Quello di ‘Le Figaro’ era destinato ad essere solo il primo di una numerosa serie di altri manifesti, che anticiparono e percorsero il pensiero futurista sia nel campo della letteratura, che in quelli di tutte le altre arti. A cento anni dalla nascita del movimento, Milano, città che ne ospitò i protagonisti (Marinetti, Boccioni, Carrà, Balla, Severini, Russolo…), vuole ricordare la più importante avanguardia artistica italiana con ‘FuturisMI’, un ricco e articolato programma di mostre, spettacoli ed eventi che si svolgeranno per tutto il 2009. Un anno, come informa il Sindaco del capoluogo lombardo Letizia Moratti, “All’insegna del dinamismo tra arte, musica, video, letteratura, danza e performance che coinvolgerà l’intera città”.

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