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Gio, 28/03/2024 - 10:20

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giovedì 28 marzo 2024 | ore 10:52

Georges de La Tour in mostra

A Palazzo Marino due grandi opere del pittore francese prestate dal Louvre. Saranno esposte fino all'8 gennaio prossimo. Tante emozioni e attimi di storia.
S. Giuseppe Falegname

Di grandissimo effetto è l'evento di Palazzo Marino, nella Piazza de La Scala di Milano, che durerà fino all' 8 gennaio. Protagonista dell'ormai classica 'mostra a un quadro' (giunta alla quarta edizione) organizzata dall'Eni, non sono più gli arcinoti Caravaggio, Leonardo, Tiziano; bensì Georges de La Tour, splendido pittore francese secentesco poco conosciuto in Italia. Inoltre, l'esposizione di un quadro solo, che negli anni ha visto l'incantevole Sala degli Alessi ospitare la 'Conversione di Saulo', il 'San Giovanni Battista' e la 'Donna allo Specchio', è diventata mostra di due quadri, 'L'adorazione dei Pastori' e 'S. Giuseppe Falegname'. Scelte discutibili che, tuttavia, hanno mantenuto il successo (ci sono sempre lunghe code per l'ingresso!) e non hanno variato la forma in cui le opere vengono presentate: illuminazione attenta, ottimo allestimento, quadri di impatto contestualizzati e 'spiegati' da preparate guide. Il tutto assolutamente gratuito e aperto tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30, con le eccezioni di giovedì e sabato che vedono prolungarsi l'orario serale fino alle 22.30. De La Tour (forse) non incontrò mai Caravaggio, ma il suo modo di dipingere può apparire simile al maestro milanese, certamente il pittore più quotato del Seicento. I prestiti del Louvre esposti a Palazzo Marino sono una sinfonia di chiaroscuri e meravigliose luci, capaci di evidenziare il particolare con grande oculatezza. Le pose, i volti, i colori, i personaggi delle tele, raccontano come era percepito il cristianesimo nella Lorena secentesca, una terra di confine dove le battaglie religiose tra la protestanti e cattolici infuocavano le giornate insieme alla peste e alle carestie. Le tele, strettamente legate al mistero della nascita e la gioventù di Cristo, raccontano il tempo di Georges de La Tour, evidenziando l'orientamento di un pittore al servizio del re di Francia, di un uomo diventato nobile grazie a un matrimonio prestigioso, di persona dal carattere difficile. Un mix potente che si riversava nei suoi quadri, opere che, grazie all'iniziativa di Eni, sono protagoniste di un percorso a loro dedicato. Nei musei la gente corre... Questi capolavori vanno controtendenza: permettono di soffermarsi e pensare.

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