Milano / Malpensa

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Un legame che attraversa l’oceano e unisce storie, famiglie e generazioni. A dieci anni dalla firma del gemellaggio tra Cuggiono e Herrin, cittadina dell’Illinois segnata dall’emigrazione italiana di fine Ottocento, la comunità cuggionese ha voluto lasciare un segno concreto nella toponomastica e nella memoria collettiva: è stato ufficialmente intitolato Largo Herrin, lo spazio antistante via Tobagi, e presentato un annullo filatelico speciale che sarà depositato tra due mesi al Museo Storico della Comunicazione di Roma. Un fine settimana intenso e carico di emozione ha visto la presenza a Cuggiono di una delegazione americana di circa quaranta persone: giovani coppie, bambini, qualche anziano e diversi insegnanti, accomunati dal desiderio di riscoprire le proprie radici. “Vogliono ricostruire i ricordi, conoscere i luoghi da dove partirono i loro nonni – ha spiegato il sindaco Giovanni Cucchetti durante la cerimonia – È amore per le proprie origini. E oggi siamo felici di inaugurare questo spazio come testimonianza concreta del legame con Herrin”. Il gemellaggio tra le due città venne ufficializzato il 7 luglio 2015, in contemporanea nella sala consiliare di Cuggiono e nella Town Hall di Herrin, grazie alla firma dei sindaci di allora, Flavio Polloni e Steve Frattini. Da allora, il rapporto è cresciuto anche grazie all’instancabile lavoro di persone come MichaelAnn Stanley, che ha introdotto lo studio della lingua italiana nella high school di Herrin e coinvolto tanti giovani americani nella riscoperta del passato migratorio dei propri antenati. La cerimonia di sabato ha visto l’inaugurazione della targa dedicata a Herrin, che raffigura il monumento al minatore con il bambino accompagnato a scuola, simbolo dell’emancipazione raggiunta grazie al lavoro e all’istruzione. A fianco del sindaco Cucchetti, il consigliere delegato ai gemellaggi Francesco Alemani, che ha ringraziato i cittadini per la calorosa partecipazione. A suggellare l’occasione, Poste Italiane ha realizzato uno speciale annullo filatelico e due cartoline commemorative: una raffigura proprio il monumento del minatore, l’altra un murale che racconta l’epopea dell’emigrazione cuggionese verso gli Stati Uniti. Una testimonianza iconica che, tra due mesi, entrerà a far parte della collezione storico-postale del Museo della Comunicazione di Roma, lasciando un’impronta ufficiale e indelebile della profonda amicizia tra Cuggiono e Herrin. (di Vittorio Gualdoni)
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