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venerdì 26 aprile 2024 | ore 01:47

Il cantante della solidarietà

Il cantante della solidarietà- Libro

Raccontarmi e Raccontarvi: IL CANTANTE DELLA SOLIDARIETA'
Incuriosita da un nome così articolato, e dal lavoro che svolge, contatto Salvatore Ranieri. Lunghe telefonate hanno anticipato un incontro davvero speciale, e mi sento di dire che 'Il Bene è il progetto che non fallisce mai'. Conosciamolo insieme...
Salvatore Ranieri, più conosciuto come 'Il Cantante Della Solidarietà', e 18 anni della tua vita. La tua avventura è oramai maggiorenne e la racchiudi in un libro-testimonianza 'Raccontarmi e Raccontarvi'. Chi è 'Il Cantante Della Solidarietà'?
Il Cantante della Solidarietà penso che sia ormai una realtà. Non appartiene a me, ma penso appartenga alle associazioni di volontariato e soprattutto alle persone che si mettono in campo per gli altri. Poi il cantante fa anche concerti, però lo scopo principale di questa storia è quello di lanciare un messaggio positivo per le associazioni di volontariato e soprattutto a quelle associazioni più piccoline che vengono poco considerate.
Ti piace definirti 'un comunicatore di messaggi positivi' e affermi:”Credo in ciò che faccio perché lo faccio col cuore!”. Bene e solidarietà vanno spesso di pari passo? Quale premia sempre?
Col tempo premia sempre il bene. La solidarietà la fanno in tanti. A parte che il primo vero gesto di solidarietà non è consegnare progetti o donare soldi, ma è come ti comporti, nella vita reale, con le persone. E come sei onesto nei confronti della solidarietà. Io penso che la vera solidarietà sia lasciare un segno, una traccia di te e di quello che si fa. Non sono i soldi o i progetti, quelli vengono dopo. Prima viene la persona che sei.
Caso unico in Italia è la fusione di due mondi, quello artistico e quello solidale, e nel 2013 nasce l'Associazione Benefica 'Il Cantante Della Solidarietà!' seguita, nel 2014, da 'Il Cantante Della Solidarietà ONLUS'. La tua coerenza e la tua concretezza arrivano prima delle parole. Cos'è importante in questo percorso?
Nel percorso di questi 18 anni la cosa fondamentale e principale è l'essere stato concreto, soprattutto quando si prende un impegno nei progetti sociali.
I miei progetti vanno avanti un anno, qualcuno è durato anche due anni, però se prendo un impegno con delle persone voglio e devo portarlo a termine. E questa è sempre stata la mia forza: se faccio una promessa ad un'associazione, voglio mantenerla.
Aprendo il tuo libro 'Raccontarmi e Raccontarvi' mi hanno colpito subito i titoli dei capitoli, che in realtà sono delle frasi-messaggio. Ottima scelta perché è un modo di arrivare anche a chi proprio un lettore non è. E' un po' come incuriosire e avere sempre la voglia di poter colpire al cuore, o alla testa, delle persone. E' tua l'idea?
Si, è stata mia l'idea. Quando si è trattato di scrivere il libro con Nicola Genati, Massimo Parma e Nicolò Scarafile, ci siamo chiesti cosa fare per i titoli dei capitoli. L'idea è stata proprio quella di mettere, come titoli, dei pensieri positivi. Devo dire che sei stata la prima giornalista che si è accorta dei titoli-messaggio, questo mi fa molto piacere perché è fondamentale. Vuol dire che sei stata molto attenta al libro. ...Grazie...
'Trasforma in amore il mondo intorno a te'. Qui parliamo di Falcone e Borsellino, di 'I tuoi sogni sono nelle tue mani', canzone che hai dedicato a loro, e di un incontro speciale per te. Quanta emozione hai provato ad incontrare Maria Falcone?
E' stata una tra le più grandi emozioni, forse la più bella della carriera... se si può chiamare carriera, 18 anni sono pochi, spero di farne ancora 50, 60, 70 con questo entusiasmo, perché ci vuole entusiasmo in quello che fai! Con Maria Falcone è stato bellissimo e, come spiego nel libro, le ho scritto una lettera a mano e dopo qualche giorno ho ricevuto la sua telefonata. Non mi reputo uno scrittore però, evidentemente, il mio modo di scrivere l'ha colpita e questo mi fa un immenso piacere. Dopo un annetto è venuta nel mio paese, a Vogogna, è stata mia ospite. E' nata la canzone 'I Tuoi Sogni' e abbiamo precisato che 'i tuoi sogni sono nelle tue mani e devi fare in modo che nessuno te li porti via', e lo penso per qualsiasi sogno della vita. Maria Falcone è una persona che fa la differenza. E me l'ha dimostrato.
Il tuo primo riconoscimento sono i sorrisi della persone. E' arrivato anche un 'primo bis' dal comune di Vogogna che ti conferisce il titolo di 'Cittadino Benemerito per meriti artistici e sociali' (dall'allora sindaco Enrico Borghi). Sono conferme che ti aiutano, in qualche modo, nel tuo percorso?
Sono riconoscimenti che fa piacere ricevere perché quando le persone ti consegnano un riconoscimento vuol dire che stai lavorando bene. Non è fondamentale, ma sono tanti passaggi che formano la strada per continuare.
Inter Farmaci Verbania cambia la tua prospettiva diventando il tuo sponsor. E' anche grazie a questa azienda che tu riesci ad essere come sei, o meglio a portare avanti il tuo credo. Come avviene questo incontro?
Con l'azienda Inter Farmaci Verbania è nata una collaborazione un po' particolare. Mi avevano contattato, nel settembre 2014, per incidere l'inno di una squadra di calcio, che è stata una delle prime ad essere cardioprotette in tutt'Italia. Io ho inciso l'inno di questa squadra di calcio e successivamente, insieme alla Dott.ssa Vincenzi, abbiamo creato dei progetti che negli ultimi due anni hanno portato grandi soddisfazioni. E' nato un rapporto di amicizia e di 'scontro'/confronto lavorativo e insieme si cerca di costruire qualcosa di positivo. Da questo lato l'ammiro perché mi segue molto. E' una possibilità di crescita per entrambi, a livello umano e sociale.
Che differenza c'è tra beneficenza e solidarietà?
Ci sono moltissime iniziative di beneficenza e di solidarietà in tutta Italia. A volte non condivido delle scelte sociali o di cosiddetta 'beneficenza' che viene fatta. Poi ognuno risponde delle proprie azioni. La mia richiesta è sempre stata quella di far parlare, anche in televisione, delle cose positive che vengono fatte in tutta Italia. Ci sono dei media che attaccano i falsi benefattori, e ci sta perché è giusto scoprirli, e ce ne sono tanti. Però c'è anche l'altro lato della medaglia di un'Italia che fa delle belle cose: andiamo a vederle! Perché io sostengo anche le associazioni piccoline? Queste vivono grazie all'aiuto e al contributo delle persone del paese. Quindi i media non dovrebbero continuare a trasmettere solo quel messaggio negativo, ma dovrebbero valorizzare il messaggio positivo che viene trasmesso dalle persone. La gente oggi ha bisogno di messaggi positivi. Purtroppo il mondo ci veste di cose negative, ma c'è anche un vestito di cose positive.
Parliamo di 400 Associazioni di Volontariato, progetti importanti per un totale di 300.000 Euro, 4 Tour, 4 CD e più di 20 canzoni scritte. In sostanza hai lasciato e stai lasciando delle impronte indelebili. C'è qualcosa del 'Sistema Solidarietà', o 'Sistema Beneficenza', che cambieresti? Cosa c'è di 'cattivo'?
Questa è una bella domanda... Io reputo la solidarietà e la beneficenza due cose che si abbracciano, alla fine hanno lo stesso significato. La solidarietà è anche i messaggi che vengono trasmessi alle persone, quello che stiamo facendo anche noi nelle scuole italiane: stiamo cercando di invogliare i giovani a fare volontariato, e non vuol dire solo andare in Croce Rossa che è importantissimo, ma vuol dire anche andare magari negli oratori e cominciare a costruire un qualcosa di sensato per gli altri. E questa è già la solidarietà. Di cattivo... Ti posso dire che sono tra i pochi che ha la fortuna di non essere mai stato fregato, a parte una volta, ma poi non ero come oggi, con una storia più elevata. Quando mi contattano capisco subito se sono persone concrete e affidabili, e se non lo sono veramente e lo percepisco, non posso farci niente. Sarà il tempo a dare le risposte alle negatività. Poi questi individui si autoeliminano.
Affermi:”Nella mia vita ho dovuto fare delle scelte più che delle rinunce”. Alla fine lavori 24h/24. Qual è il tuo rapporto con la gente?
Il rapporto con la gente è bellissimo, e questo lo dimostrano anche le persone che mi mandano i messaggi, ogni giorno. Mi spiace che ultimamente non riesco a seguire tutto perché quando una cosa inizia ad ingrandirsi, non si riesce a stare dietro ai social network, ai media e a tenere i contatti con le persone. Quando perderò il contatto con la gente vorrà dire che ho perso e devo smetterla perché è fondamentale in questa storia. Poi i divi li faccio fare ad altri, a me interessa l'approccio con le persone semplici, quelle che vivono il quotidiano, quelli che fanno fatica ad arrivare a fine mese, che comunque fanno la coda alle poste, che fanno fatica a pagare le bollette e a fare la spesa, oppure le persone che hanno tanto da raccontarti, da dire. Questo mi piace. Ma anche dalle persone superficiali impari tanto, ad esempio a non essere come loro.
Si può arrivare al cuore con leggerezza, delicatezza e dolcezza. Il tuo logo è azzeccatissimo in merito: un cuore e una piuma. Qual è il vero significato?
Terminato di fare l'obiettore di coscienza, il primo regalo mi è stato fatto da un signore anziano che mi disse:”Guarda, io non ho niente, ma ti regalo questa penna che ho usato per scrivere a mia moglie quando era la mia fidanzatina, che ora è morta. Io ho solo questa penna e la dono a te.” Mi ha regalato questa penna a forma di piuma, che scrive ancora, l'ho conservata. Quando abbiamo deciso di fare il logo abbiamo messo questa piuma perché comunque è la partenza della storia de 'Il Cantante Della Solidarietà' e la prima lettera l'ho scritta con questa penna. In qualche modo ha dato continuità alla storia di questo signore anziano. Ho usato la sua continuità più la mia partenza.
Qual è il tuo ultimo pensiero prima di dormire e il tuo primo quando ti svegli?
L'ultimo pensiero è sempre che mi reputo una persona fortunata, anche perché faccio una cosa che mi piace e che col tempo è diventata un lavoro. Il Cantante Della Solidarietà non vive di questo, ma grazie allo sponsor Inter Farmaci Verbania. La cosa bella di questa storia è che non sono mai stati toccati fondi, soldi della beneficenza, di qualsiasi iniziativa sociale. Le spese devono essere coperte prima. Se un'associazione di volontariato organizza un'iniziativa o un concerto e deve tirare via le spese a fine serata, quando si spengono le luci, e rimangono 100 Euro dopo tutti i sacrifici che hanno fatto, dico:”No, non va bene!”. Quindi cerchiamo in qualche modo di coprire le spese prima, così a fine serata l'associazione incassa tutti i soldi della gente perché vanno a finire totalmente in beneficenza. Questa è sempre stata la mia forza. La sera vado a dormire tranquillo perché ho sempre fatto il mio lavoro con grande onestà nei confronti della solidarietà e della gente. La mattina mia alzo con entusiasmo, si parte un'altra volta e si programma il lavoro che non manca mai, e non manca mai l'entusiasmo, soprattutto.
E il tuo sogno nel cassetto?
Il mio sogno nel cassetto lo sto già realizzando continuando a fare quello che sto facendo. E' un sogno che ho già realizzato, ma deve comunque continuare.
Un messaggio che vuoi lanciare alle persone che della solidarietà, beneficenza, o di aprire il cuore non gliene può fregare di meno?
Io penso una cosa: ogni persona è un mondo a sé, va conosciuta, va rispettata. Qualsiasi persona, in un momento della propria vita, entrerà in quella stanza dell'auto per gli altri. Ho conosciuto persone che all'inizio non gliene fregava niente, e col tempo mi sono trovato ad incontrarle alle manifestazioni di beneficenza. Ogni persona arriverà al momento o al punto di fare un qualcosa per gli altri, che vuol dire anche esserci per ascoltare le persone. Oggi parlano e scrivono tutti, ma ascoltare è un dono che oggi pochi hanno.
L'ultima domanda la lascio a te: che cosa ti chiederesti?
Da dove è partita veramente questa cosa? Sono riuscito a far capire questo nome che non è facile? Vedo la mia storia cambiare e ingrandirsi. Oggi sto riuscendo a far capire chi è Il Cantante Della Solidarietà, cosa che magari fino a 10 anni fa non riuscivo. 'Il Cantante Della Solidarietà' è un nome veramente difficile, ogni giorno parlo con persone che non sanno chi sei, però mi viene con grande naturalezza spiegarlo. Poi la risposta te la dà la gente, a quello che tu fai e di quello che tu sei. Io dico sempre che le persone arrivano sempre a quello che tu sei, non a quello che vuoi far credere di essere.
Per acquistare libro e CD scrivere a info [at] ilcantantedellasolidarieta [dot] org
http://www.ilcantantedellasolidarieta.org/

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