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martedì 21 maggio 2024 | ore 22:18

Dal Sahara in Sardegna... di corsa

L'anno scorso aveva partecipato alla '100 Km del Sahara', adesso il turbighese Giorgio Duranti è stato protagonista al 'Sardinia trial'. Una gara dura, ma alla fine è 32esimo.
Turbigo - Giorgio Duranti in gara in Sardegna

L’avevamo lasciato, lo scorso anno, alla '100 Km del Sahara', adesso eccolo in Sardegna, alla tre giorni di 'Sardinia trial', il runner turbighese Giorgio Duranti. “E’ stata un’esperienza davvero molto difficile. Il deserto è stato nulla a confronto!” – ci confida. L’avventura sarda di Duranti e dei suoi 59 compagni, impegnati in una corsa con tutte le caratteristiche per essere definita ‘estrema’, è cominciata l’11 maggio, con il compimento di una tappa che prevedeva 26 chilometri di percorso ed il superamento di 1.050 metri di dislivello altimetrico. Niente, però, a confronto di quello che il gruppo avrebbe dovuto affrontare nei due appuntamenti successivi: 36 chilometri da percorrere ed un dislivello di 1500 metri nella seconda e 30 chilometri e 1600 metri, invece, nella terza. “Si tratta di una gara per pochi, che necessita di un’adeguata preparazione fisica tanto quanto mentale. Io stesso, che pure mi sono allenato appositamente per quattro mesi sei giorni su sette, ne avevo sottovalutato le difficoltà. Quando me ne sono reso conto, ho preso atto che il mio scopo principale non era quello di ottenere un buon piazzamento in classifica, ma di arrivare fino in fondo. In realtà, per ben due volte, durante l’ultima tappa svoltasi in presenza di condizioni meteorologiche decisamente avverse, con freddo e vento, ho creduto di non farcela. Turbigo - Un momento della manifestazione La prima volta per ipotermia, la seconda perché avrei dovuto, sulla cresta di un monte, oltrepassare una rete tramite scale a pioli. Io soffro di vertigini. Alla fine sono, comunque, sono riuscito a superare la paura e mi sono trovato dall’altra parte” – continua il turbighese, che al termine dell’impresa si piazzerà 32esimo su 48 concorrenti giunti al termine della competizione. Tra i ricordi più belli di quest’esperienza conserva quelli legati all’amicizia e allo spirito di solidarietà tra i partecipanti. “Sono stato realmente aiutato e incitato in gara quando ero in difficoltà” – sottolinea, prima di parlare dello straordinario rapporto instaurato con Filippo Salaris (quarto alla Maratona des Sables, la più importante del mondo) e soprattutto con Paolo Masserenti, che fa parte della nazionale dell’Associazione Italiana Ultra Maratona e Trial. Con quest’ultimo Duranti condivideva la camera. “Paolo mi ha sostenuto e mi ha aiutato molto anche dal punto di vista tecnico e nutrizionale, e per questo devo ringraziarlo pubblicamente”. Altri ‘grazie’ vanno, poi, alla moglie Silvia e alle figlie Carolina e Ludovica, che lo hanno sempre sostenuto durante la preparazione e lo svolgimento delle sue imprese, ed all’amico di Turbigo Luca Ciamporcero, che lo accompagnava negli allenamenti domenicali.

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