La "bombonera" della Yamamay era straripante di entusiasmo e i 3300 spettatori cantavano a squarciagola: "Yama let's' go", canzone diventata inno delle bustocche che vengono spinte verso il sogno tricolore con ogni elemento motivazionale disponibile.
Tutti in piedi a festeggiare le farfalle e qualcuno a far presente, non sempre con le buone maniere, al commentatore televisivo Lucchetta (la gara è stata trasmessa in diretta da Rai sport sat) che la Yama merita uguale credibilità concessa alle altre big del torneo, diversamente da quello che spesso si percepisce dalle sue ironiche telecronache. La gara di questa sera non è stata per niente facile tanto che le bustocche hanno perso il primo set ( secondo del campionato)grazie ad un Urbino motivato e reattivo su ogni palla. Poi è uscito lo strapotere biancorosso che solo alcune dubbie decisioni arbitrali hanno frenato, per poi esplodere nel finale con una serie di giocate di alta scuola che hanno letteralmente preso a "pallonate" le malcapitate ragazze umbre. Una dimostrazione di tenuta fisica, ma soprattutto psicologica che il team di mister Parisi ha mostrato con grande spavalderia e sicurezza. Il sestetto bustocco in questo momento è praticamente imbattibile.Sono davvero molte le frecce di cui dispone Parisi per modellare la partita in base alle strategie adottate e differenziate le soluzioni proposte sul taraflex che spesso confondono le avversarie fino alla resa. Prossimo appuntamento il giorno di Santo Stefano ancora a Busto con Foppa Pedretti Bergamo e poi la grande sfida con Villa Cortese,unico team che ha le potenzialita' per infastidire la marcia trionfale delle farfalle. Per ora Buon Natale a tutti i lettori in attesa di un finale d' anno al cardiopalma. Crisanti: "Tornare qui è stata naturalmente una grande emozione, ho sentito l'affetto dei tifosi. Nel primo set abbiamo fatto bene, poi abbiamo battuto peggio e difeso meno. La Yamamay miglior squadra incontrata fin qui? Direi proprio di sì". Dall'Ora: "Nel primo set eravamo bloccate, poi ci siamo sciolte e siamo riuscite a mettere in pratica ciò che avevamo preparato in settimana. Urbino rappresentava un test importante per noi e lo sapevamo, ma il campionato è lungo dunque attendiamo momenti più caldi. Salvagni: "Sono orgoglioso delle mie ragazze che, nonostante l'assenza di Djersilo sono venute sun un campo difficile come questo a cercare di fare la partita ed imporre il proprio gioco. Nel primo set ci siamo riusciti, poi la Yamamay ha alzato il livello e in campo si è vista una certa differenza di valori. Giocatrici in forma come Bauer, Havlickova, Havelkova in questo momento non le ha nessuna squadra". Parisi: "Le ragazze erano molto contratte ad inizio gara, nel primo set non abbiamo fatto nulla di quanto pensato in allenamento. Poi siamo entrati in partita e nel corso del match abbiamo sistemato alcune cose, per cui sono molto soddisfatto della prestazione della squadra, contro un avversario che ha giocato bene nonostante l'assenza di Djersilo".

YAMAMAY BUSTO ARSIZIO - CHATEAU D'AX URBINO VOLLEY 3-1 (28-30, 25-16, 25-20, 25-17) - YAMAMAY BUSTO ARSIZIO: Lloyd 6, Havlickova 20, Dall'ora 8, Leonardi (L), Marcon 4, Bauer 17, Lotti, Caracuta, Havelkova 20. Non entrate Meijners, Pisani, Bisconti. All. Parisi. CHATEAU D'AX URBINO VOLLEY: Garzaro 9, Van Hecke 8, Blagojevic 11, Skorupa 1, Devetag, Sirressi (L), Crisanti 9, Tirozzi 15, Faucette 8. Non entrate Mc Namee, Gentili. All. Salvagni. ARBITRI: Genna, Goitre. NOTE - Spettatori 3300, durata set: 37', 27', 28', 27'; tot: 119'.

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