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martedì 30 aprile 2024 | ore 03:41

Il cinema protagonista a Cannes

Decisioni per l'italiano 'Vincere',la palma d'oro a 'Il nastro bianco'
Attualità - Festival di Cannes

Si è conclusa la 62° edizione del festival di Cannes e l’Italia in gara con la sola pellicola di Marco Bellocchio ‘Vincere’ non ha rispettato l’imperativo del titolo tornandosene a casa a mani vuote. Il film italiano molto apprezzato dalla critica straniera non ha invece riscosso grandi favori nel bel paese dove di contro ha scaturito aspre polemiche. Da segnalare, per quanto ci riguarda, l’ottimo tributo-documentario al grande regista Pietro Germi. Vincitore di quest’edizione del festival della croisette è il grande favorito della vigilia, ‘Il nastro bianco’ pellicola fotografata in bianco e nero sulla gioventù tedesca che nella storia divenne poi la gioventù hitleriana, per la regia dell’austriaco Michael Haneke. La miglior attrice è invece Charlotte Gainsbourg, per la sua interpretazione in ‘Antichrist’, ultimo difficile lavoro dell’eclettico Lars Von Trier, che potrebbe essere definito il film meno capito ed apprezzato a Cannes e sicuramente il più fischiato. La coppa Volpi come miglior attore è per Cristoph Waltz, protagonista di ‘Inglourious Basterds’ di Quentin Tarantino. Il regista Hollywoodiano, con questo film, ha diviso in modo netto la critica tra detrattori convinti e sostenitori che questo sia un nuovo capolavoro. Il premio per la miglior regia va al filippino Mendoza per il suo ‘Kinatay’, la storia di un uomo disposto a tutto pur di recuperare velocemente dei soldi per sposare la donna della sua vita. Ma oltre ai film in concorso vorrei segnalare almeno un paio di pellicole imperdibili presentate a Cannes e di prossima uscita, la prima per la regia di Terry Gilliam con un favoloso Johnny Depp che punta tutto sulla fascinazione dello spettatore raccontando la storia del dottor Parnassus e del suo specchio magico. La seconda segnalazione è per Alejandro Amenabar cupo regista di ‘Agora’ che si cimenta in considerazioni religiose senza restarne invischiato banalmente.

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