Milano / Malpensa
7°Milano / Malpensa
7°
La cultura aziendale risulta aperta all’adozione della AI, nel 58% dei casi abbastanza e nel 25% dei casi molto. Per la generazione di contatti commerciali, circa il 25% delle imprese utilizza strumenti di AI, il 57% delle imprese è interessata. Non molte imprese italiane, tra quelle che esportano, hanno definito una strategia di intelligenza artificiale, circa il 30%, per il 27% non è neppure prevista, per il 45%, quasi la metà, sono in fase di valutazione.
Da questi contatti, generati con l’AI, si aspettano come benefici principali la migliore qualità dei lead per il 32% e la riduzione dei tempi di identificazione dei clienti per il 31%. L’impresa utilizza l’AI per analisi di mercati esteri nel 30% circa dei casi, soprattutto in fase di test, il 59% è comunque interessata.
L’impresa utilizza l’AI con chatbot, traduzione automatica e assistenti virtuali per l’assistenza di clienti esteri nel 27% dei casi e nel 18% in fase sperimentale.
Per quanto riguarda l’attività di marketing internazionale in cui utilizzare l’AI, al primo posto la traduzione e localizzazione di contenuti per il 41%, seguita da analisi e segmentazione dei mercati per il 37% ma anche per la creazione di contenuti multilingua per il 38%.
La AI si potrebbe applicare, tra le attività estere, principalmente a identificazione dei partner per il 59%, analisi dei mercati per il 55%, supporto nelle trattative per il 40%.
Per quanto riguarda i rischi, per il 76% ci sono alcuni dubbi sull’affidabilità delle informazioni generate.
Il nuovo Tool di Promos Italia: l’AI Test è uno strumento di autovalutazione pensato per aiutare le imprese a comprendere a che livello stanno integrando l’Intelligenza Artificiale nei propri processi di internazionalizzazione.
Il questionario attribuisce un punteggio da 1 a 5 a ciascuna risposta: la somma finale restituisce un quadro sintetico della maturità dell’azienda.
La valutazione si articola su sei dimensioni chiave: visione strategica e cultura aziendale, lead generation e pre-sales, attività commerciale, assistenza a clienti e partner internazionali, marketing internazionale, rischi e bias.
Il risultato viene rappresentato in un grafico a ragno, che mette in evidenza punti di forza e aree da potenziare.
In base al punteggio complessivo, le imprese vengono inquadrate in tre profili: Basic, Intermediate, Advanced.
Oltre alla rappresentazione grafica, il test fornisce una breve descrizione del profilo ottenuto, utile per capire in quali aree l’AI sia già consolidata e dove invece sia ancora poco sviluppata.
A supporto, è disponibile anche un documento di approfondimento per ciascun asse di valutazione: una guida pratica che offre raccomandazioni, strumenti da sperimentare e cautele da considerare.
Grazie a questo approccio, ogni azienda – indipendentemente dal livello di partenza – può trovare spunti concreti per evolvere gradualmente e raggiungere il livello successivo di maturità nell’uso dell’Intelligenza Artificiale.
Al termine del Test di Autovalutazione, le imprese avranno l'opportunità di accedere a contenuti esclusivi per il proprio sviluppo digitale.
Sarà infatti possibile richiedere il Piano Export Digitale, un documento personalizzato che delinea una pianificazione strategica delle attività digitali utili ad approcciare un mercato estero di interesse.
Siamo al lavoro per offrire a tutti un’informazione precisa e puntuale attraverso il nostro giornale Logos, da sempre gratuito.
La gratuità del servizio è possibile grazie agli investitori pubblicitari che si affidano alla nostra testata.
Se vuoi comunque lasciare un tuo prezioso contributo scrivi ad amministrazione [at] comunicarefuturo [dot] com
Grazie!
Invia nuovo commento