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Pochi mesi fa, i genitori dei bambini frequentanti l’asilo nido comunale, ricevono una lettera firmata dal sindaco in cui si dice, in maniera estremamente vaga, che dal successivo anno scolastico verranno introdotte una serie di migliorie e nella stessa si accenna ad un aumento della retta.
Il gruppo dei genitori inizia a preoccuparsi e a mobilitarsi per cercare di capire qualcosa di più preciso.
Ad un primo incontro con i tecnici comunali non vengono date risposte precise, anzi, si creano ulteriori dubbi e preoccupazioni e l’atteggiamento dell’amministrazione comunale è di chiusura.
Si arriva a luglio inoltrato, quando finalmente il sindaco incontra i genitori in una riunione aperta.
Con lui l’assessora alle politiche sociali e alcuni tecnici del comune che si sono occupati di programmare questi cambiamenti.
Presentano la nuova tabella con la revisione delle rette e gli aumenti sono davvero importanti.
Gli animi si scaldano velocemente.
Molte famiglie si troveranno in seria difficoltà (chi viene da fuori comune dovrà pagare circa 500€ in più al mese, ma anche per chi è residente l’aumento si aggira attorno a poco meno di 300€ mensili).
Tutto ciò in un momento dell’anno in cui è impossibile pensare di riuscire ad iscrivere i bambini altrove.
É impossibile pensare di riorganizzarsi, fare dei piani di risparmio o qualsiasi forma di ragionamento in merito.
Il tutto è reso ancora più assurdo dal fatto che l’orario verrà ridotto di ben due ore, che sono state trasformate in pre e post (ovviamente a pagamento) obbligando di fatto la maggior parte dei genitori a doverne usufruire.
Non è chiarissimo quali saranno le migliorie ( si è parlato di qualche piccolo intervento di manutenzione e poco altro).
Intollerabile è stato l’atteggiamento di sufficienza nei confronti di famiglie arrabbiate e in seria difficoltà. Gli amministratori completamente scollati dalla realtà affermano che le 9 possano esser considerate un orario di ingresso adeguato e che i prezzi sono assolutamente adeguati al resto del territorio.
Se anche quest’ultima affermazione fosse vera si contestano tempi e le modalità di comunicazione assolutamente errati e irrispettosi.
Oltre a tutto questo il sindaco si è mostrato assolutamente impreparato, era evidente che molte delle cose illustrate durante la riunione non le avesse nemmeno visionate. L’assessora alle politiche sociali invece non ha proferito parola per l’intera riunione. Impreparati, irrispettosi, e completamente scollati dalla realtà delle famiglie che faticano in un momento storico in cui fare figli é sempre più un privilegio di pochi.
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