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domenica 27 luglio 2025 | ore 03:26

Bareggio in prima linea contro la criminalità organizzata: i beni confiscati diventano servizi per i cittadini

Il Comune trasforma i beni confiscati in presìdi di legalità e solidarietà, con un messaggio chiaro: qui la mafia non ha spazio.
L'intervento del Sindaco di Bareggio Linda Colombo

Bareggio si conferma modello a livello regionale nella gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Lo ha sottolineato oggi Regione Lombardia durante un evento ufficiale organizzato dall’assessore regionale Romano La Russa, alla vigilia del 33esimo anniversario della strage di via D’Amelio, in cui perse la vita il giudice Paolo Borsellino.
Tra le autorità presenti, il presidente del Senato Ignazio La Russa, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e il prefetto di Milano Claudio Sgaraglia. In questa occasione, il sindaco di Bareggio, Linda Colombo, è stata invitata a illustrare l’impegno e i risultati ottenuti dal suo Comune nel recupero e nella valorizzazione dei beni sottratti alla mafia.
Attualmente, come ha spiegato la prima cittadina, a Bareggio si contano quattro beni già acquisiti e un quinto in fase di acquisizione. Due sono già stati completamente riconvertiti e oggi offrono importanti servizi sociali alla comunità: La Casa di Manu in via 4 Novembre, dedicata a Emanuela Loi, è diventata un alloggio protetto mamma-bambino, mentre La Casa di Lea, in via Corbettina, dedicata a Lea Garofalo, offre servizi di supporto a minori e famiglie in difficoltà.
Il Comune non si è fermato qui. “Abbiamo inoltre dato in gestione la villa di via Aosta, dove verrà aperta una comunità per minori, ed è stato pubblicato il bando per assegnare un terreno in via Pedroli – ha dichiarato il sindaco Colombo – e stiamo infine completando l’iter per un capannone a San Martino.”
Un approccio deciso e coerente, che ha ricevuto elogi da parte di tutti i relatori presenti all’incontro regionale. “L’aspetto che ho voluto sottolineare nel mio intervento, per il quale la nostra Amministrazione ha ricevuto pubblicamente i complimenti da parte di tutti i relatori – ha aggiunto Colombo – è che fin dal primo mandato abbiamo fatto la precisa scelta di acquisire al patrimonio comunale qualsiasi bene confiscato, a prescindere dalle condizioni in cui si trova. Da un lato andiamo a offrire nuovi servizi alla popolazione, in particolare alle fasce più deboli, dall’altro ribadiamo in maniera forte e chiara che nel nostro Comune non ci deve essere spazio per l’illegalità e il malaffare.”

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