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Tari aumentata, ma...

Aumento sì, ma per una buona causa. Non è a cuor leggero che il sindaco di San Giorgio su Legnano Claudio Ruggeri si rivolge con un messaggio social per giustificare il ritocco per i loro portafogli nell'esborso della Tari per il 2024.
San Giorgio su Legnano - Municipio (Foto internet)

Aumento sì, ma per una buona causa. Non è a cuor leggero che il sindaco di San Giorgio su Legnano Claudio Ruggeri si rivolge con un messaggio social per giustificare il ritocco per i loro portafogli nell'esborso della Tari per il 2024. "Ebbene sì - esordisce - anche quest'anno è leggermente e inesorabilmente aumentata, "Ma come faccio bene la differenziata, riduco i sacchi cippati, mi avete detto che con la puntuale si pagava di meno e poi? Ogni anno aumenta". Queste le considerazioni fatte, o balenate nella mente, di alcuni cittadini. Con domanda annessa: perché essere virtuosi finisce per penalizzare facendo pagare di più e non di meno? Ruggeri prova a spiegare il perché con una serie di considerazioni. Primo, "Non si pagano solo i rifiuti che vengono raccolti fuori casa, la Tari è un complicato calcolo che, partendo da minimi stabiliti dall'Autorità di regolazione per Energia, Reti e Ambiente, deve comprendere voci come lo spazzamento strade, lo svuotamento dei cestini (e quelli che vengono quotidianamente riempiti dai pattumeros" , la gestione della piattaforma ecologica, il lavoro degli uffici comunali e quelli di Amga (Ala), una quota dell'evasione di coloro che non pagano e altre voci minori". Insomma, su alcune voci i cittadini non possono fare proprio alcunchè: Ma, in compenso, ve ne sono altre su cui potrebbero invece cambiare verso alla situazione, vedi l'abbandono dell'abitudine a trattare i cestini come discariche abbandonandovi interi sacchetti e di quella di sottrarsi a pagamenti dovuti a norma di legge. Ma Ruggeri si dice consapevole che la maggioranza dei cittadini gestisca il discorso rifiuti con i crismi della ragionevolezza e del buon senso. Sul piano economico e logistico. E a questi fa appello: continuate così che siamo sulla strada giusta. "Essere comune riciclone è un vanto, certo - aggiunge ci dice che stiamo rispettando bene gli spazi in cui viviamo, nessun premio in denaro, però, occorre ricordare che ogni messa in campo ha un costo, un passaggio di raccolta porta porta in più va suddiviso nella Tari, svuotiamo più spesso i cestini e il costo aumenta". L'alternativa ci sarebbe, ma è impraticabile, o meglio da rispedire nel regno della fantascienza: "se volessimo azzerare la Tari - spiega Ruggeri - bisogna che ognuno si tenga in casa qualsiasi rifiuto prodotto, non si sporchino le strade, vengano eliminati i cestini e sparisca la piattaforma ecologica". Soluzioni, quindi, fuori dalla realtà e quindi non praticabili. E allora, conclude, "forse pagare meno di cinquanta centesimi al giorno a persona è uno sforzo che si può fare per un servizio che in fondo funziona bene, in realtà sarebbero 0,375 al giorno per abitante". E quindi, aumento sì, ma a beneficio di tutti.

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