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giovedì 28 marzo 2024 | ore 10:49

Marmonti, un momento d'oro

A fine febbraio si è laureati Campione Italiano U20 ai Campionati Italiani Invernali di lanci di Rieti con un lancio di 53.15 mt.
Inveruno - Stefano Marmonti con il titolo italiano

Per Stefano Marmonti è un momento d’oro: atleta della Soi Inveruno, è una giovane promessa nel lancio del disco. A fine febbraio si è laureati Campione Italiano U20 ai Campionati Italiani Invernali di lanci di Rieti con un lancio di 53.15 mt, una vera soddisfazione anche per la Soi, essendo questo il primo titolo italiano, in 76 anni, per l’associazione sportiva.
Non solo, la settimana scorsa a Chiari, in provincia di Brescia, nel corso dei Campionati Regionali invernali ha effettuato un lancio di 54.05 metri, 90 centimetri meglio del personale di Rieti (53.15), il minimo richiesto dalla federazione per partecipare ai Campionati Europei U20 di Gerusalemme, in Israele, in programma in agosto.
18 anni, di Inveruno, Stefano frequenta l’Istituto Torno di Castano Primo, indirizzo RIM (Relazioni Internazionali Marketing). Per ora lo sport è ancora un hobby, ma spera che diventi anche il suo lavoro. Lo abbiamo raggiunto per una chiacchierata al telefono, per conoscerlo meglio.

Quando hai cominciato a fare atletica? Il lancio del disco ti ha appassionato da subito o ti ha indirizzato qualcuno?
“Ho iniziato a fare atletica attorno alla prima media, inizialmente ho provato un po’ di tutto, ma soprattutto mezzofondo e campestre, poi attorno alla prima superiore, il mio precedente allenatore mi ha fatto provare il lancio del disco. Mi è piaciuto, abbiamo continuato a lavorarci e evidentemente ha ripagato”.

Quante ore ti alleni a settimana? Come si concilia lo sport con la tua vita privata?
“Mi alleno 5 volte a settimana, per 2/3 ore, insieme al mio allenatore Cosimo Scaglione. Devo andare a Saronno ad allenarmi perché a Inveruno non ci sono le strutture esterne per poter allenare l’atletica leggera in generale, e in particolar modo i lanci. Ringrazio comunque la SOI, che mi è sempre stata vicino, mettendomi in condizione di allenarmi sempre al meglio”.

Cosa ti piace della tua disciplina? Che emozioni ti dà un buon risultato?
“Mi piace il fatto che mi spinge a cercare di migliorarmi sempre, non solo come misura, ma anche come gesto tecnico, che non è semplice perché è un movimento abbastanza complesso. C’è ancora spazio per migliorare: degli ultimi successi non sono pienamente soddisfatto, in quanto credo di avere ancora del potenziale da sviluppare. Ma ci sto lavorando. Mi piace anche la preparazione di forza che mi permette di fare questa specialità al meglio”.

Prossimi impegni? Prossimi obiettivi? Progetti di vita, sogni, oltre lo sport?
“Adesso devo pensare alla preparazione per il campionato estivo italiano a Grosseto per riconfermarmi campione italiano e se verrò selezionato dalla FIDAL per vestire la maglia nazionale italiana, voglio fare bene agli Europei Under 20 a Gerusalemme in agosto. Come misura, sto puntando al prossimo decimale: i 60 metri. Sogni a lungo termine? Entrare nell’arma in un gruppo sportivo o militare mi piacerebbe molto”.

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