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giovedì 28 marzo 2024 | ore 19:10

Lo 'storico' bidello in pensione

Dopo 44 anni sempre all'istituto comprensivo 'Falcone e Borsellino' di Castano Primo, per Giuseppe Cusimano è arrivato il momento dei saluti. "Tutti i ragazzi nel mio cuore".
Castano / Scuole - Giuseppe Cusimano

La porta che si apre. Giuseppe è lì, alla sua postazione, dopo avere appena terminato di pulire e sistemare le aule. La semplicità e la disponibilità che lo contraddistinguono, ma oggi più che mai anche quell'emozione che fa capolino nella testa e nel cuore. E, in fondo, diversamente non potrebbe essere, perchè dopo 44 lunghi anni è arrivato il momento dei saluti. Lo 'storico' bidello (come l'hanno ribattezzatto), insomma, che va in pensione. "Già - racconta lo stesso Giuseppe Cusimano - è ora di lasciare la mia seconda casa". Eh sì, è proprio così che la chiama, dopotutto è appunto all'istituto comprensivo 'Falcone e Borsellino' di Castano e, precisamente, al plesso di via Acerbi, che è iniziato il suo percorso nel lontano 1977 e da allora è sempre rimasto qui. "Non mi sono, infatti, mai mosso - afferma - Sono stati anni bellissimi e che mi hanno dato tanto, sia a livello professionale, sia, in modo particolare, dal punto di vista umano. I pensieri, poi, sono diversi, Castano / Scuole - Giuseppe Cusimano: 44 anni da bidello ma se devo dirne uno, certamente la cosa che mi riempie di gioia è rincontrare i vari ragazzi che ho visto crescere e che si ricordano di quei periodi". La collaborazione e la complicità, dunque, che lo hanno fatto diventare un punto di riferimento importante per gli studenti, il personale docente e i colleghi. "Ma soprattutto l'umiltà, la parola che, quotidianamente, ci deve accompagnare nel nostro lavoro - spiega - Non dimentichiamoci, infatti, che siamo un po' come dei genitori e così, quindi, ho sempre cercato di comportarmi con i tanti giovani che hanno frequentato da noi. Se c'era, ad esempio, un problema, proprio allo stesso modo di un papà o di una mamma con un figlio, bisognava stare loro accanto, consigliandoli ed aiutandoli". Esserci sempre, insomma; e Giuseppe, alla fine, ogni giorni era lì, pronto a far sentire il suo sostegno e la sua vicinanza. "I giovani sono il presente ed il futuro - conclude - Grazie a tutti quanti, perché mi hanno insegnato moltissimo e mi hanno permesso di crescere e maturare ancora di più. Mi mancheranno, adesso, il suono della campanella e non poterli accogliere come ogni giorno, però dal primo all'ultimo gli alunni erano, sono e saranno per sempre nel mio cuore".

"I RAGAZZI ERANO, SONO E SARANNO SEMPRE NEL MIO CUORE"

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