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sabato 20 aprile 2024 | ore 02:37

Piscina: "Ancora chiusi"

Il freddo inverno porta la temperatura sotto zero e il ghiaccio si fa avanti ovunque anche sulla porta della Piscina di Cuggiono. La struttura è di nuovo costretta a restare ferma.
Cuggiono - La Piscina ancora chiusa

Il freddo inverno porta la temperatura sotto zero e il ghiaccio si fa avanti ovunque anche sulla porta della Piscina Comunale di Cuggiono. Probabilmente cosa mai successa e altrettanto mai l’impianto cuggionese ha subito uno stop forzato così lungo. Un freddo che si respira anche nei cuori e nei pensieri di chi frequenta la struttura e, quindi, soprattutto di chi opera e trae il sostentamento da un lavoro scelto con passione e dedizione. Gli stessi che con coraggio hanno superato momenti difficili di crisi, ma che in questa occasione nulla hanno potuto di fronte alla raffica di Dpcm che hanno costretto, spesso senza davvero una logica, alla chiusura degli impianti natatori che scientificamente sono tra i luoghi più sicuri e certamente meno pericolosi, ad esempio, dei necessari supermercati. Così dopo il lungo stop della Primavera scorsa che già aveva messo in croce la gestione, nonostante l’apertura estiva e l’illusione della ripresa a settembre ecco che subito ad ottobre è tornato un pesante stop che sembrava potesse essere limitato nel tempo, invece è arrivato il Natale e il nuovo anno con la stessa situazione di impossibilità di riprendere le attività. E mentre il ghiaccio si impossessa delle vetrate, un’altra doccia gelata è arrivata con il Dpcm del 16 gennaio che conferma la chiusura di palestre e piscine almeno fino al 5 marzo. Uno stop che, quindi, supererà i cinque mesi con l’obbligo di una faticosa e costosa operazione di riapertura che potrebbe non essere immediata visto il lungo stop degli impianti. Un danno economico elevato, ma soprattutto un danno Psico-fisico per gli utenti e gli atleti che frequentavano la Piscina. Lo sport, essenziale per la crescita e il mantenimento degli aspetti psico-motori dell’uomo, ma anche responsabile di un aspetto sociale importante non può essere penalizzato così a lungo senza conseguenze irreparabili; la preparazione atletica degli agonisti con uno stop così prolungato non può che creare un buco nella loro crescita sportiva. Ma queste sono priorità a cui non è stata data precedenza in una scala di colori e decisioni che spesso si scontrano con il buon senso, lo stesso che probabilmente, se usato da tutti, ci avrebbe permesso di uscire prima e meglio da questa drammatica pandemia.

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