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giovedì 28 marzo 2024 | ore 15:01

1000 mascherine al Comune

Un dono prezioso da chi il Coronavirus l’ha vissuto prima di noi: Andrea Lin, proprietario del ristorante Sushi Club Corbetta, ha, infatti donato 1000 mascherine al Comune.
Corbetta - Mascherine in dono al Comune

Un dono prezioso da chi il Coronavirus l’ha vissuto prima di noi, scontrandosi con la dura realtà del contagio: 1000 mascherine, oggi introvabili in farmacia e online. È quello di Andrea Lin, proprietario del ristorante Sushi Club Corbetta, al Comune. Il sindaco Marco Ballarini, nel riceverle, ringraziando la comunità cinese corbettese, ha deciso di distribuirle al personale delle forze dell’ordine, impegnato in prima linea per combattere l’emergenza sanitaria. “È un momento duro per tutti. Vogliamo dare un piccolo aiuto, un supporto al paese che ospita il nostro ristorante per l’accoglienza e la fiducia dimostrata in questi anni” commenta Andrea, che ha messo in campo un gesto analogo anche negli altri paesi che ospitano i locali di sua proprietà: Castellanza, in cui risiede, Legnano, Saronno e Cesano Maderno. “Le mascherine sono come oro, come ha detto anche il Sindaco: si fa davvero fatica a trovarle. Noi siamo riusciti a farle arrivare direttamente dalla Cina, da un nostro fornitore. Ma non è stato facile, ci abbiamo messo due settimane”. Per voi è un po’ come vivere questa emergenza sanitaria due volte: in Cina e in Italia... “È vero. I parenti rimasti in Cina sono pochi, ma ci sono. Loro si sono chiusi in casa esattamente come noi adesso qui in Italia. Ora, però, hanno superato il momento, possono spostarsi e lavorano tanto, anche perché le persone hanno davvero voglia uscire. Ci hanno messo quasi due mesi a tornare alla normalità, qui non sappiamo cosa succederà”. Avete scelto di chiudere i vostri ristoranti molto prima che intervenisse il Governo con degli appositi decreti, vero? “Abbiamo chiuso l’attività una prima volta attorno al 24 febbraio per una decina di giorni. Poi abbiamo cercato di riaprire e di tenere duro, ma quando mi sono reso conto che la situazione si stava aggravando ho chiuso di nuovo il 10 marzo fino a data da destinarsi, soprattutto per garantire la sicurezza del personale”. Quando è arrivata la notizia del Coronavirus in Italia e del possibile contagio dalla Cina vi siete sentiti discriminati? Le persone hanno smesso di visitare i vostri ristoranti? “Nel corso della prima settimana, in qualche modo sì, abbiamo avuto un calo del 30-40%. È normale, tutti abbiamo paura”. Nel frattempo, a Corbetta sono saliti a 49 i casi di positività al COVID-19; tra questi, 5, purtroppo, i decessi, 8 i ricoverati e 9 i dimessi. Sono 35 i cittadini che hanno terminato il periodo di isolamento domiciliare preventivo, mentre altri 80 corbettesi sono attualmente in quarantena in via precauzionale per i contatti avuti con individui positivi al tampone. È tornato a casa il piccolo Leo, il neonato di soli 50 giorni colpito dal virus: una speranza per tutta la città. “Ora dobbiamo tenere duro - conclude Andrea Lin - Forza Corbetta e forza Italia!”.

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