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venerdì 17 maggio 2024 | ore 08:34

Maltempo: SOS campi

La pioggia senza tregua sta compromettendo le tradizionali semine autunnali come quelle del frumento tenero, loietto, triticale e grano duro. L'indagine di Coldiretti.
Attualità - Campi allagati (Foto internet)

La pioggia senza tregua sta compromettendo le tradizionali semine autunnali come quelle del frumento tenero, loietto, triticale e grano duro, con il 50% in meno delle operazioni in media ancora da completare. E’ quanto emerge da un monitoraggio di Coldiretti Lombardia sul territorio mentre l’ultima ondata di maltempo sta colpendo la regione. "Nei terreni allagati – sottolinea la Coldiretti – è impossibile entrare per effettuare le necessarie operazioni colturali mentre, dove si è già seminato, i germogli e le piantine rischiano di soffocare per la troppa acqua. Il maltempo – continua la Coldiretti regionale – sta pregiudicando anche le ultime fasi della raccolta del riso, già in ritardo di 15 giorni rispetto allo scorso anno. Chi non ha concluso la trebbiatura – precisa la Coldiretti Lombardia – rischia quindi di buttare via i chicchi ancora in campo". Gli effetti del maltempo si fanno sentire anche nei grandi laghi lombardi come il Maggiore con un grado di riempimento dell’85,5%, quello di Garda all’87,1%, quello di Como all’81% è quello d’Iseo a 74,3% tutti con livelli sopra la media del periodo. E’ il risultato di giorni di pioggia ininterrotta che sta colpendo da Nord a Sud l’Italia intera, dove a novembre sono più che raddoppiate le tempeste di pioggia, vento, neve, grandine e trombe d’aria, con un aumento record del +121% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. "L’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai diventata la norma anche in Italia tanto che siamo di fronte ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione che – evidenzia Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali e territoriali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. Una situazione che preoccupa sempre più gli italiani con 3 su 4 (75%) spaventati dai cambiamenti climatici".

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