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venerdì 29 marzo 2024 | ore 10:09

"Per mille strade..."

Roma - Pellegrini verso il Sinodo

Il pellegrinaggio, una costante delle religioni antiche. C'è qualcosa di profondamente spirituale, di autentico, di originario, nell'uomo che cammina verso una meta per cercare un contatto con Dio. Non c'è fede senza ricerca, e la ricerca non lascia tranquilli e distaccati sul divano ma rende inquieti, attratti dall'orizzonte, ti porta altrove. È forte la tentazione di restare, di non assumersi rischi, di accontentarsi di una situazione sotto controllo. Mettersi in moto significa rinunciare alle comodità e passo dopo passo accorgersi, mettendosi alla prova, che il tempo del cammino insieme alla possibilità di nuove amicizie, nuovi paesaggi da ammirare insieme, apre il tempo per le domande grandi, difficilmente affrontabili nella quotidianità: sogni, insicurezze, desideri. Libertà di essere, di incontrare. La lentezza del cammino, su strade secondarie, lontane dal traffico, su sentieri che portano impresse le orme di altri pellegrini che per innumerevoli motivi lo hanno percorso prima di te, a contatto con la natura... rinunciare alla fretta, ascoltare il ritmo del passo, gustare il momento, in una sorta di straniamento del tempo. Esplorando passo a passo e a misura d'uomo, il viaggiatore si mette nella condizione di scoprire se stesso. La bellezza delle piccole cose è pronta a svelarsi... Quanti giovani si sono messi in cammino in queste settimane per vivere il pellegrinaggio sulla Via Francigena, un intreccio di vie che da Canterbury portava a Roma, in preghiera, sulla tomba dell'Apostolo Pietro. Per mille strade, su percorsi diversi, zaino in spalla e scarponcini ai piedi, hanno camminato su sentieri differenti. La mancanza di tutto, il senso del viaggio, gli imprevisti, aiutandosi nelle difficoltà... la bellezza di arrivare alle meta tanto desiderata, Roma, è una conquista personale, tra soddisfazione e meraviglia: non vale in quanto tale, se non è il trampolino di una ripartenza. Percorsi diversi, esperienze diverse con un luogo e un tempo di convergenza comune, ad esprimere la comunione dei tanti cuori che si sono messi per strada: la gioia di giungere e di ritrovarsi tanti e insieme, al Circo Massimo per il primo degli appuntamenti pensati dalla Cei in vista del Sinodo dei Giovani di ottobre, segno dello sforzo di Papa Francesco e della Chiesa di dare ascolto ai giovani di tutto il mondo. “Questo appuntamento è stato in linea con quello che il Sinodo chiede: una Chiesa che cammina e che si interroga ponendosi grosse domande. I pellegrinaggi sono stati la realizzazione dell’idea del Sinodo, cioè stare sulla stessa strada, camminare insieme".
Siamo qui! 80 mila giovani provenienti da tutta Italia, tra cui il gruppo dei ragazzi dell'oratorio di Cuggiono con Vittuone che da Montefiascone ha camminato fino a Roma, e i giovani di Inveruno che hanno raggiunto Roma per i giorni 11-12 agosto, festeggiano l'arrivo di Papa Francesco e poi lo ascoltano in silenzio, parlare loro con franchezza di sogni, amore, paura, libertà. Incoraggia a rischiare, per fare realtà i sogni più belli e grandi custoditi nel cuore... Accoglie le domande dei giovani, tra forza e fragilità. Le sue parole sono lo “slancio” per andare avanti con coraggio. “Non accontentatevi del passo prudente di chi si accoda in fondo alla fila, ci vuole il coraggio di rischiare un salto in avanti, un balzo audace e temerario per sognare e realizzare come Gesù il regno di Dio e impegnarvi per un'umanità più fraterna”... “Con Dio non aver paura. Sogna in grande”. Dopo la Veglia di preghiera un momento di festa, musica e spettacolo con 'Vado al massimo' con artisti come Alex Britti, Clementino, Mirkoeilcane, Perturbazione, prima della Notte bianca: 19 chiese di Roma aperte come luogo di incontro e riposo, con diverse proposte, preghiera, adorazione, confessioni, testimonianze, animazione. Dopo il poco riposo i giovani italiani confluiscono al mattino in Piazza San Pietro, per la Messa con il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, seguita da un nuovo incontro con Papa Francesco che ha raggiunto nuovamente i pellegrini per consegnare loro il suo mandato missionario e benedire i doni che i ragazzi italiani porteranno alla Gmg di Panama del gennaio 2019: il Crocifisso di S. Damiano e la Madonna di Loreto. “Oggi vi esorto ad essere protagonisti nel bene! Protagonisti nel bene. Non sentitevi a posto quando non fate il male; ognuno è colpevole del bene che poteva fare e non ha fatto” - ha spiegato Papa Francesco - “Cari giovani, in questi giorni avete camminato molto! Perciò siete allenati e posso dirvi: camminate nella carità, camminate nell’amore! E camminiamo insieme verso il prossimo Sinodo dei Vescovi”. Non è facile, ma l'impegno del ritorno è quello di rendere la vita quotidiana, una vita in cammino, aperta agli incontri e alla gratitudine di ogni piccola cosa.

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