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venerdì 19 aprile 2024 | ore 01:45

'No Bus': cambiate i percorsi

La situazione autobus nella zona nord - ovest. I residenti hanno costituito l'associazione 'No Bus'. "Modificate i percorsi dei mezzi in quell'area".
Attualità - Bus (Foto internet)

Si chiama ‘No Bus’, l’associazione nata da un gruppo di residenti di Busto Garolfo per chiedere che vengano modificati gli attuali percorsi dei mezzi in alcune zone del paese. “Non vogliamo assolutamente proporre iniziative contro l’ultilizzo degli autobus - ci tengono a precisare i promotori - Abbiamo creato questa associazione per chiedere che siano cambiati gli attuali percorsi, che venga verificata la situazione ambientale e le conseguenze di inquinamento locale e per ricercare e promuovere attività al fine di eliminare le cause stesse di inquinamento che comunque già esiste e crea grave disagio e malessere ai residenti, soprattutto anziani e bambini”. Tutto parte dalla decisione dell’Amministrazione comunale di Busto Garolfo (dopo avere rifatto di nuovo la piazza Lombardia), di spostare il traffico dei bus, che operano sul territorio, in poche ed uniche vie semiperiferiche poste nella parte nord - ovest di Busto. “Tali strade, realizzate negli anni ‘40 e ‘50, hanno una carreggiata ridotta con pochi marciapiedi e con le abitazioni edificate a ‘cortina’ direttamente sulla via - continuano dall’associazione ‘No Bus’ - Oggi, pertanto, in questa zona circolano oltre 100 mezzi pubblici, con la concentrazione in alcuni punti (via Monte Bianco) che arriva addirittura a 200 - 220 passaggi. Ciò sta generando difficoltà e disagi con l’inquinamento, il rumore e le vibrazioni negli immobili che hanno raggiunto livelli estremi. Quindi, rimaste senza esito le trattative intercorse con l’Amministrazione comunale, abbiamo deciso di autoconvocarci liberamente come cittadini residenti nelle vie interessate e di dare vita all’associazione. E la prima iniziativa è quella di sollecitare il sindaco, quale responsabile della salute pubblica, a modificare il percorso, chiedendo contestualmente agli uffici Arpa l’accertamento del livello di inquinamento”.

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