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lunedì 29 aprile 2024 | ore 01:07

Consigliere straniero aggiunto

Il Movimento 5 Stelle ha presentato proprio nei giorni scorsi un'istanza in Comune per chiedere la modifica dello statuto comunale e l'istituzione appunto di questa figura.
Turbigo - Un gazebo del Movimento 5 Stelle

Mai come oggi la società moderna è sempre più multietnica e multiculturale. Basta una semplice lettura dei dati a riguardo, per rendersi immediatamente conto di come le nostre comunità siano e stiano cambiando. Ma basta soprattutto dare uno sguardo agli ambiti lavorativi, religiosi, culturali e sociali perché quel quadro sia ancora più preciso e concreto. I cittadini che provengono dai Paesi extracomunitari, insomma, sono ormai una significativa e importante fetta della popolazione: “Turbigo, ad esempio, secondo i dati Istat ha una percentuale pari al 13 per cento. Perché, allora, non ragionare in maniera seria e precisa sull’istituzione della figura del consigliere comunale straniero aggiunto?”. La richiesta è arrivata dal Movimento 5 Stelle attraverso un’istanza presentata in Comune (dove appunto si chiede la modifica dello statuto comunale e l’istituzione di un nuovo regolamento per permettere che ciò avvenga). “L’articolo 9, comma 4 del D.Lgs, 286/1998, infatti, dispone che lo straniero titolare della carta di soggiorno può partecipare alla vita pubblica esercitando anche l’elettorato quando previso dall’ordinamento – spiegano dal M5S – Premesso, quindi, che l’immigrazione rappresenta un valore e una risorsa per la nostra società, che le caratteristiche delle comunità dove viviamo sono profondamente mutate e ancora che gli immigrati sono ormai una presenza significativa in continuo aumento, oggi più che mai è essenziale interagire e collaborare uniti allo sviluppo di una società coesa che possa evitare incomprensioni sociali o addirittura derive razziste”. Perché, prosegue poi lo stesso documento: “Non dimentichiamoci che la stragrande maggioranza dei cittadini stranieri intende vivere stabilmente nel nostro paese rispettando le leggi e le regole di una civile convivenza; e soprattutto se a ciascuno di loro viene richiesto, come è giusto che sia, il rispetto appunto delle leggi e delle consuetudini locali, va riconosciuta, in uno stato di diritto, l’attribuzione di pieni diritti. L’idea del consigliere straniero aggiunto, perciò, guarda proprio in questa direzione – concludono – Un cittadino che avrà titolo di partecipare alle sedute del consiglio comunale con diritto di parola, ma non di voto e senza concorrere a formare il numero legale. Lo stesso farà alle commissioni permanenti, alle quali è sempre invitato, senza però poter votare; e infine anche lui come gli altri beneficerà del gettone di presenza. Mentre per quanto concerne l’eventuale candidatura alla carica, deve essere presentata da un certo numero di elettori (non meno di 20 e non più di 30) tramite appositi moduli comunali e la votazione per l’elezione avverrà nello stesso giorno previsto per eleggere il Consiglio comunale”.

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