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giovedì 18 aprile 2024 | ore 21:27

Il defibrillatore ti salva la vita

Il dottor Gianfranco Facchera, della clinica dentale di piazza Mazzini al civico 33, ne ha acquistato uno e lo ha donato al comune. "Spero venga presto installato in centro".
Castano Primo - Il dottor Facchera con il suo staff

Quei viaggi di lavoro tra Stati Uniti ed Europa, dove simili apparecchiature sono ormai da anni una realtà costante in diverse città, sono stati certamente il punto di partenza. E in men che non si dica allora quell’idea (“Nata un giorno mentre ero nel mio studio”), si è trasformata in qualcosa di concreto. O forse sarebbe più giusto dire in un vero e proprio regalo. Il dottor Gianfranco Facchera, insomma, non ci ha pensato un attimo, ha acquistato un defibrillatore e l’ha subito donato al comune. “Avere a disposizione un tale strumento è fondamentale in molte situazioni – spiega lo stesso Facchera, medico dentista titolare e direttore sanitario della clinica dentale di piazza Mazzini 33 a Castano – Tante, troppe volte purtroppo sentiamo di persone che muoiono colpite da un arresto cardiaco e che invece si sarebbero potute salvare se solo ci fosse stato a disposizione uno di questi macchinari. Da qui, dunque, ho cominciato a riflettere su che cosa avrei potuto fare, su quale avrebbe potuto essere il mio contributo per la città e per tutti coloro che si trovano e si troveranno a passare in paese». Perché, appunto, non comprare un defibrillatore? La domanda, alla fine, è stata questa e immediatamente dalle parole si è passati ai fatti. “Ho subito contattato il sindaco spiegando i miei propositi e lui ne è rimasto entusiasta. Ho ribadito, inoltre, che l’avrei preso direttamente a mie spese, per poi lasciarlo in donazione a Castano. L’unica richiesta che ho fatto, se così vogliamo definirla, è che venisse posizionato in piazza a disposizione di chiunque”. Dal 2016, è vero, ci sarà l’obbligo per legge di avere le apparecchiature in tutti gli impianti sportivi, ma è ancor più importante che i cittadini possano usufruirne in caso di emergenza. “Inoltre sarà fondamentale una campagna di sensibilizzazione della popolazione accompagnata da corsi che ne spieghino l’utilizzo – conclude – A quanto pare, però, non altrettanto tempestiva potrà essere l’installazione del Dea (defibrillatore automatico esterno), a causa della tipica burocrazia italiana: infatti per un vincolo paesaggistico non è possibile fissare al muro il dispositivo nella sua apposita teca, mentre è troppo pesante perché sia incorporato nelle vetrine della mia clinica, come invece mi era stato indicato. Speriamo, quindi, che il progetto possa presto diventare realtà”. «Ci sono state alcune difficoltà iniziali – spiega il sindaco Giuseppe Pignatiello – Ma adesso dovremmo essere arrivati ad una soluzione finale. E a breve il defibrillatore dovrebbe essere sistemato appunto in piazza, non a muro, bensì sul terreno”.

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