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martedì 14 maggio 2024 | ore 02:36

La 'vecchia' Cuggiono nel presepe

Cuggiono - Presepe in Basilica 2014

Uno scorcio della piazza tra i più suggestivi, con lo sguardo rivolto a oriente, in un'immagine tanto cara ai cuggionesi ultrasessantenni. Una visione prospettica, definita dai profili dei tetti delle case, disposte su due ali, quasi tutte ancora conservate, decrescenti verso il fondo, verso la vecchia chiesa parrocchiale, che un tempo lì era sorta, dedicata a SS. Maria Assunta, purtroppo demolita più di mezzo secolo fa. Una riproduzione fotografica minuziosa in ogni particolare, anche piccolo, avvolta nell'atmosfera magica di una recente nevicata. Una neve soffice che ricopre ogni cosa, le vecchie tegole e ogni altro elemento urbano definito con estrema cura, e che valorizza il fascino di un'immagine ormai sbiadita dal tempo, dove però si riconoscono gli ingressi di alcuni negozi, le finestre, i balconi, le gronde e i pluviali ed il muro scrostato a destra, dietro il quale spuntano gli alberi, dell'Istituto Mater Orphanorum e, al di là della via, un angolo della basilica di S. Giorgio.
Ma è un altro l'elemento che più di tutti ci proietta indietro nel tempo alla prima metà del secolo scorso e si trova lì, fermo al centro della piazza, illuminato da poche luci, fioche come quelle delle lanterne: lo storico 'Gamba de Legn'. Un fotografo, al centro in primo piano, con una sofisticata attrezzatura d'epoca, sta riprendendo tutta la scena, compreso il pastore che, con gregge al seguito, in quel momento sta attraversando la piazza. Una scena che comprende il sublime momento della Natività, interpretato in modo veramente singolare, dove le figure di Maria, seduta con il Bambino sulle ginocchia, e Giuseppe in piedi accanto a lei, hanno trovato momentaneo riparo dalla neve e dal gelo sotto un androne, in primo piano a sinistra, al di là del quale si intravede un caratteristico interno di umile cortile. Vestite con indumenti e cappotti che sembrano levati dai bauli dei nostri nonni, le tre sacre Figure hanno accanto a loro vecchie valigie, simili a quelle in uso agli inizi del Novecento, con le quali si partiva da Cuggiono per emigrare in America.
Questa è la rappresentazione che ha suscitato lo stupore dei cuggionesi dal momento della Messa di mezzanotte, nel giorno di Natale, e per tutto il mese successivo. Un presepe che può essere definito 'storico', in quanto riferito alla storia del paese, realizzato con l'intento di creare sentimenti di meraviglia e di affettuosa partecipazione, con un paesaggio e dei personaggi raffigurati con un aspetto familiare. Una rappresentazione ricca di significati, scaturita dalla passione e dalla notevole abilità artistica degli 'Amici del Presepio' che, anno dopo anno, non finiscono mai di sorprendere.
Un presepe che entra a far della storia locale e che si potrà ancora ammirare, dopo la collocazione in basilica, ormai conclusa, presso la chiesa della Villa Annoni, in una sede che si spera definitiva.

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