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domenica 28 aprile 2024 | ore 18:54

Sparito l'angioletto degli scout

Ancora un gesto di vandalismo. Stavolta hanno preso di mira la capanna realizzata dai ragazzi degli scout. Hanno rubato l'angioletto nel presepe in piazza Mazzini.
Castano Primo - Gli scout con il presepe realizzato in piazza Mazzini

Non c’è pace purtroppo sul Natale a Castano Primo. Prima gli alberi in piazza Garibaldi (interamente realizzati con bottiglie di plastica e spaccati nelle scorse settimane), poi i presepi sui sagrati delle due chiese della città (San Zenone da una parte, Madonna dei Poveri dall’altra; rubato il Gesù Bambino in uno e danneggiata la sagoma di San Giuseppe nell’altro, qualche giorno fa) e adesso anche la capanna fatta dal gruppo scout nel centro storico. Ancora un gesto di vandalismo. Ancora gli addobbi e le decorazioni di questo periodo di festa presi di mira. Stavolta, si sono portati via l’angioletto in legno sistemato appunto all’interno della capanna in piazza Mazzini. “Ci siamo accorti sabato mattina – spiega Domenico Marando, responsabile degli scout di Castano e Turbigo – Non sappiamo dire con esattezza quando sia successo. Forse la stessa notte che hanno colpito i due presepi nelle due parrocchie”. E forse si tratta delle stesse persone. “Un episodio che lascia senza parole – continua – Siamo amareggiati e rammaricati: come si possono compiere simili azioni?”. Subito, il gruppo si è comunque attivato per ripristinare l’opera. “Abbiamo contattato la stessa persona che ha realizzato nuovamente anche il Gesù Bambino per il sagrato della prepositurale di San Zenone – spiega Marando – Gli abbiamo dato il materiale necessario e lui ci ha creato un altro angioletto che verrà riposizionato nella capanna. I nostri ragazzi (di 13/14 anni) ci hanno messo cuore, impegno e passione per farlo. Hanno pensato a tutto loro, le idee iniziali, i progetti preparati con grande cura, il recupero del legno perché il presepe potesse diventare realtà e infine la sistemazione vera e propria che li ha tenuti occupati per un weekend intero alla fine del mese di novembre. Adesso, scoprire che qualcuno è arrivato davanti alla capanna, ha tagliato il filo che reggeva l’angelo e si è allontanato con quest’ultimo, non sappiamo davvero cosa dire. Ma noi non ci lasciamo scoraggiare, anzi. Non è giusto che per colpa di alcuni, chi si è dato da fare per crearlo veda il suo lavoro rovinato e che il resto della cittadinanza sia privata della possibilità di vivere il paese colorato e abbellito con le tipiche tradizioni e atmosfere natalizie. Grazie a quella persona che si è resa disponibile per riportare l’angioletto al suo posto, nella capanna”.

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