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venerdì 26 aprile 2024 | ore 04:44

'Una mente per uccidere'

P. D. James, la signora del delitto, in un altro romanzo che dopo molto tempo riesce a fare ancora centro nel popolo dei lettori di tutto il mondo. Un vero e proprio capolavoro.
Libri - 'Una mente per uccidere'

“Una mente per uccidere”, un romanzo giallo d’altri tempi, scritto nel 1963 da P.D. James, scrittrice e politica inglese, nota come la ‘signora del delitto’. Uno stile tuttavia intramontabile, unico e coinvolgente, che anche dopo poco più di cinquant’anni continua ad avere lo stesso fascino di quanto vide le stampe per la prima volta. Traspare da ogni riga una grande maestria, come se si stesse trattando di un esperta scrittrice, ma è bene ricordare che questo titolo fu solo il secondo di una vasta serie di pubblicazioni della scrittrice. Che dire, un talento innato che dal primo libro nel 1962 ha percorso inesorabile il tempo sino ad oggi, riscuotendo sempre un notevole successo tra gli amanti di questo genere. Una sintassi talvolta leggermente ridondante ma comunque scorrevole in linea generale, una logica ferrea dietro la ricerca della chiave risolutoria del delitto che tiene con il fiato sospeso il lettore sino all’ultima pagina. Tutto inizia nella clinica psichiatrica londinese “Steen” quando Enid Bolam, impiegata amministrativa dell’ospedale, viene trovata senza vita nel seminterrato. Un nuovo caso con cui deve cimentarsi l’ispettore Adam Dalgliesh, protagonista indiscusso di molti romanzi della scrittrice. Grazie al suo unico fiuto, riuscirà a divincolarsi nell’intricata rete di indizi, presunti colpevoli, ricostruzioni e molto altro. Scoprirà infatti che tra il personale ospedaliero ed i frequentatori della Clinica scorreva un certo odio nei confronti della vittima, dunque chiunque avrebbe potuto avere un possibile movente per compiere l’omicidio. In apparenza il caso è senza soluzione, ma Dalgliesh ha un gatto come alleato oltre che al suo evidente intuito che lo porteranno a risolvere il caso anche questa volta. Insomma, un capolavoro che nella biblioteca personale di ogni buon lettore di classici romanzi gialli non potrebbe affatto mancare, un grande capolavoro della scrittrice inglese. L’avvincente e puntuale intreccio emergono con chiarezza, proprio come in una partita a scacchi, dove la logica e il ragionamento sono tutto e l’errore è sempre dietro l’angolo, ma ancora una volta l’ispettore Adam Dalgliesh farà la mossa vincente. Una meravigliosa lettura adatta a tutti che di certo non deluderà nessuno.

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