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venerdì 19 aprile 2024 | ore 21:55

Le 'Novelle Straordinarie'

Attraverso le zone buie della psiche. Le 'Novelle Straordinarie' di Edgar Allan Poe: appassionanti, intricati, terrificanti, tra i racconti di un vero maestro del terrore.
Libri - 'Novelle Straordinarie' di Edgar Allan Poe (Foto internet)

I racconti del terrore, meglio noti come novelle straordinarie, sono un insieme di racconti scritti dal celeberrimo Edgar Allan Poe. Nacque a Boston nel 1809 da attori girovaghi. Il padre era un alcolizzato e inevitabilmente trasmise al figlio questo terribile vizio. Rimasto orfano, venne adottato da un ricco mercante, J. Allan, da cui deriverà il secondo nome dell’autore. La sua giovinezza fu estremamente tormentata e dissipata; la trascorse tra vagabondaggio, alcool e gioco, tuttavia già nel 1827 pubblicò la sua prima novella, Tamerlano ed altre poesie. Da qui inizia un’immensa produzione letteraria alquanto variabile; romanzi avventurosi e fantastici tra cui Gordon Pym (1837), raccolte dove è possibile annoverare i racconti del grotteschi e dell’arabesco (1840) e ancora taluni saggi di rilevante perspicacia tra cui la filosofia della composizione (1846) dove si esprime l’idealogia di Poe nei confronti della composizione anche attraverso numerose critiche agli scrittori. Ebbe varie occupazioni nella vita, direttore di riviste, critico, scrittore, giornalista, purtroppo però il problema dell’alcolismo si faceva sentire tantoché nel 1849, a Baltimora, mentre usciva da una taverna venne colto da un attacco di delirium tremens (conseguenza dell’eccesso di alcool) che lo portò alla morte. Edgar Allan Poe ebbe un buon successo in Europa, soprattutto grazie all’ausilio di un importantissimo “poeta maledetto”, ossia Charles Baudelaire, che tradusse i racconti straordinari dello stesso Poe assicurandogli una notevole fama e una grande influenza sugli scrittori scapigliati del secondo Ottocento. Indubbiamente Poe compose nel 1845 i racconti del terrore o novelle straordinarie al fine di contraddire il dilagante positivismo, basato sulla scienza e quindi su una forte razionalità, attraverso una serie di racconti fondati invece sul mistero, atmosfere allucinate, terrori e ancora angosce. Tra questi racconti è possibile enumerare “Lo scarabeo d’oro”, “Una discesa nel Maelstrom”, “L’uomo della folla”, “Berenice”, “Il giocatore di scacchi Maelzel”. Non è necessario, tantomeno opportuno, analizzare singolarmente i diversi racconti poiché verrebbe sottratto il piacere della “scoperta” al lettore che vuole cimentarsi in un’avvincente susseguirsi di tappe macabre e terrificanti. L’arte di Poe, risalta specialmente nei suoi racconti (tra cui quelli del terrore); l’esplorazione della zona buia della psiche ove si celano angosce, terrori e impulsi ineffabili. È questa la caratteristica che Poe mantiene assiduamente nelle Novelle straordinarie, rappresentanti di quel filone della letteratura romantica cosiddetto “nero”. In conclusione, che dire: le novelle straordinarie di Poe sono una serie di racconti che un amante dell’atmosfera gotica, tetra e in parte decadente non può non leggere ed apprezzare. Tuttavia, non risulta essere un libro da consigliare come “passatempo senza impegno” poiché viene richiesto un certo grado di attenzione, di fondamentale importanza, al fine di essere in grado di cogliere fino in fondo il complesso groviglio psicologico volto ad indagare sulle ossessione e sugli incubi personali degli individui.

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