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venerdì 29 marzo 2024 | ore 11:36

Suona la campanella: in vacanza

Non per tutti, però: adesso, infatti, ci sono la Maturità da superare e gli esami di terza Media. L'ultimo anno delle superiori, oggi professore, ma nel 1986 studente maturando.
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Zaini, astucci, libri e compiti in classe, adesso saranno solo un lontano ricordo. L’ultima campanella è suonata e allora... finalmente vacanze. Ma non per tutti e non subito, perché se c’è ancora da superare uno scoglio (ossia il tanto temuto e atteso ‘faccia a faccia’ con i tabelloni; promossi o bocciati insomma), per qualcun altro i prossimi giorni dovranno essere dedicati ancora allo studio (la Maturità si avvicina e così gli esami di terza Media). Tra sorrisi, gioie e purtroppo anche delusioni per un anno che sarebbe potuto andare diversamente da come ce l’eravamo prospettato, è arrivato, comunque, il momento dei saluti per le scuole del nostro territorio e d’Italia. Arrivederci a settembre per alcuni, l’addio ufficiale, invece, per gli altri. Non è ovviamente mancata, poi, qualche lacrima sul volto degli studenti, in fondo lasciare compagni ed amici con i quali hai condiviso le tue giornate non è facile. Adesso, però, è il momento di guardare avanti, ci sono le prove della Maturità e gli esami di terza Media da superare, per il resto le vacanze vi aspettano.

"LA MIA NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI... A RIPASSARE FILOSOFIA"
“La notte prima degli esami”… “Sui libri a ripetere il programma di filosofia”. E “quei quattro ragazzi con la chitarra e un pianoforte sulla spalla”, alla fine sono rimasti nel testo della celebre canzone di Antonello Venditti. Il tempo passa, le immagini invece no “La mia maturità? Come dimenticarla”. Le parole si mischiano ai ricordi e le emozioni quasi sono le stesse di quel lontano 1986. “La prima prova scritta di italiano ero tranquillo – racconta Piero Garavaglia, oggi vicepreside e insegnante all’istituto d’istruzione superiore Torno di Castano Primo, ventisette anni fa studente all’ultimo anno delle superiori – Infatti è andata bene. Castano Primo - Il professor Piero Garavaglia Qualche problema c’è stato il secondo giorno, con matematica, sapevo che sarebbe stata complicata, non è mai stata una delle materie preferite”. Poi l’orale, c’era ancora il cosiddetto “vecchio sistema”: un argomento lo sceglieva l’alunno, l’altro, invece, era della commissione esaminatrice. “Io, neanche a dirlo – continua – ho deciso per italiano, mentre dai commissari mi aspettavo, sinceramente, francese. Diciamo che ne ero quasi convinto, alla fine, però, la sorpresa…”. Filosofia. “Ho passato tutta la sera prima dell’orale ed anche gran parte della notte – afferma il professor Garavaglia – a ripassare l’intero programma. Il giorno dopo, eccomi davanti ai professori, non è stata semplice, ma è andata abbastanza bene. Peccato per il voto finale: 49 su 60, un solo punto per prendere 50, tra le valutazioni che avevano una certa rilevanza. Comunque sono contento, un risultato importante”. La maturità, allora, è andata: che consiglio diamo ai ragazzi che la faranno quest’anno? “Le prossime settimane dedicatele allo studio – conclude – Il tempo c’è, serve solo tanta pazienza e concentrazione”.

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