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venerdì 17 maggio 2024 | ore 07:47

In ricordo di Giovanni Marcora

Inveruno - Giovanni Marcora nella DC

Trent’anni fa, nel 1983, in questi gelidi giorni d’inizio febbraio, si spegneva uno dei più grandi statisti della storia italiana, ma soprattutto d’Inveruno: Giovanni Marcora. Nato nel 1922 in una famiglia umile, rimane orfano di madre in tenera età e frequenta le scuole comunali e l’oratorio. Dopo essersi diplomato come Geometra, viene chiamato alle armi nel 1943, diventa ben presto partigiano e opera con il nome di battaglia di Albertino affinché l’Italia venga liberata, cosa che avverrà solo due anni più tardi, nel 1945. Finita la guerra, diventa imprenditore nel campo dell’edilizia e sposa Giovanna Da Re, stabilendosi a Milano con i tre figli. Ma è la carriera politica quella che gli dà le maggiori soddisfazioni: entrato a far parte del Partito Democristiano, ne diventa segretario provinciale di Milano e vicesegretario nazionale. Nel 1968 viene eletto per la prima volta senatore nel collegio di Vimercate. Ma la svolta avviene quando Aldo Moro lo chiama al Governo come Ministro dell’Agricoltura, ruolo che svolge fino al 1980 (viene varata in questi anni la ‘legge Quadrifoglio’, per favorire il progresso tecnico e l’aumento di produttività dell’agricoltura italiana), passando poi a quello dell’Industria nel biennio 1981-82. Non solo, fra il 1970 e il 1975 e dal 1980 fino alla morte è anche sindaco di Inveruno. Un uomo di gran rilievo e spessore che il paese ha voluto onorare con iniziative volte a sensibilizzare la popolazione su questa figura partita dal nulla e fattasi da sé, a cominciare dagli studenti delle scuole medie inferiori e superiori dell’Ipsia a lui intitolato, che la settimana scorsa hanno assistito a degli incontri con gli esponenti della Federazione Italiana Volontari della Libertà che hanno illustrato il Marcora partigiano. Sabato scorso, invece, presso la Sala Virga, si è tenuto un incontro dal titolo ‘Giovanni Marcora: un partigiano, un sindaco, un ministro’: in una sala gremita di persone, il sindaco Maria Grazia Crotti, il Presidente del Centro Studi Marcora di Inveruno Gianni Mainini, lo Storico biografo di Marcora Gianni Borsa e il Presidente della Federazione Italiana Volontari della Libertà Guido De Carli hanno cercato di tratteggiare le diverse sfaccettature del personaggio. Al termine dell’incontro la Federazione italiana volontari della Libertà, il raggruppamento divisioni patrioti ‘Alfredo di Dio’ e la brigata ‘Gasparotto’ hanno consegnato una medaglia d’argento ai famigliari del Ministro ed al Comune di Inveruno. Domenica poi, conclusione solenne con l’omaggio al monumento di Marcora presso il Parco Comunale, la visita delle autorità alla cappella di famiglia presso il Cimitero e la Santa Messa in Chiesa Parrocchiale.

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