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venerdì 29 marzo 2024 | ore 14:06

"No razzismo": in campo col volto nero

Riunioni e vertici nel dopo Pro Patria - Milan. Giocatori in campo col viso dipinto di nero e ingresso gratuito alle persone di colore. Intanto individuati i responsabili.
Sport locale - Pro Patria - Milan (Foto internet)

Giornata convulsa e ricca di novità in casa Pro Patria dopo l'increscioso episodio di razzismo avvenuto allo stadio Carlo Speroni nella gara amichevole con il Milan i cui giocatori di colore sono stati bersagliati da cori beceri da parte di una ristretta minoranza di pseudo tifosi. Subito è stato convocato un vertice a Palazzo Gilardoni dove il sindaco Gigi Farioli con il patron della Pro Patria Pietro Vavassori hanno riunito i presidenti dei club di tifosi cittadini per concordare una serie di azioni di risposta a quanto accaduto. Per prima cosa si è deciso che sia il comune di Busto, sia la società biancoblù procederanno con una azione civile nei confronti dei responsabili. Verrà chiesto anche alla Lega Pro, capitanata dal presidente Mario Macalli, di aderire all'azione risarcitoria per dare ancora maggior peso al simbolico gesto. Intanto, i responsabili del fatto sono stati tutti identificati dalla questura di Varese e uno di loro già denunciato (si tratta di un ventenne residente in provincia di Varese che non sembra essere tifoso abituale della Pro Patria. Il ragazzo ha ammesso la sua complicità). Contemporaneamente, sono intanto state annunciate due iniziative da parte della società bustocca: i giocatori scenderanno in campo domenica prossima nel big match di Savona con il viso dipinto di nero, mentre nella prossima gara interna del 13 gennaio con l'Alessandria verrà offerto l'ingresso gratuito a tutte le persone di colore. Due modi per dare un calcio al razzismo in maniera concreta.

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