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giovedì 02 maggio 2024 | ore 20:06

"Spiegheremo le nostre ragioni"

Il sindaco ed il suo vice a palazzo Pirelli, lunedì, per la manifestazione di Anci e Comuni del Nord contro la manovra anticrisi del Governo ed i tagli (tra cui la cancellazione dei paesi sotto i 1000 abitanti).
Nosate - Il sindaco Carlo Miglio, lunedì, sarà a Milano

A Roma, alla fine, ha scelto di non andare (“Con il mio gruppo mi sono confrontato in più occasioni prima di arrivare a questa decisione), lunedì, invece, a palazzo Pirelli a Milano, l’ennesimo step con cui l’Anci ed i Comuni del Nord vogliono far sentire la propria voce in merito alla manovra anticrisi del Governo ed ai tagli previsti dalla stessa (tra cui, appunto, l’eliminazione di quelle realtà sotto i 1000 abitanti), ci sarà. “A nostro avviso ci è sembrato un momento più costruttivo – spiega Carlo Miglio, sindaco di Nosate, l’unico paese di tutta la nostra provincia che, con i suoi poco meno di 700 residenti, è a rischio accorpamento – Un conto è, infatti, la protesta, un altro è avere, magari, la possibilità di spiegare le proprie ragioni”. In prima fila, dunque, nel capoluogo lombardo, il primo cittadino nosatese (con lui, molto probabilmente, anche il suo vice, Danilo Colpo), nella speranza di un confronto diretto con gli altri Comuni e le varie istituzioni che avranno deciso di aderire all’iniziativa, ma, soprattutto, perché quell’incontro possa diventare occasione di una seria ed attenta analisi di ciò che è oggi, o meglio, ne sarà domani, qualora dalle ipotesi si arrivi all’ufficialità. “Importante sarà capire le proposte che verranno portate e le modalità con cui ci si vorrà muovere – continua il sindaco Miglio – Quindi, se ci sarà dato spazio, mostreremo la nostra situazione, partendo da alcuni concetti fondamentali: il primo, che siamo l’unico paese della provincia di Milano a rischio accorpamento; ancora il discorso legato ai confini territoriali: non abbiamo, infatti, città vicine sotto i mille abitanti e, pertanto, non rientriamo nell’ottica dell’Unione Municipale. Per Nosate si parlerebbe, invece, di Unione di Comuni (almeno secondo quando siamo riusciti a capire interpretando il testo di legge), con il Comune che dovrebbe rimanere come ente e con alcuni tagli ai servizi ed agli amministratori locali. Il sindaco sarebbe mantenuto, mentre verrebbe diminuito il numero di assessori e consiglieri. Infine, l’ultimo punto, per rimarcare come dal possibile cambiamento non ci sarebbero risparmi sui costi: erano, già, previsti accorpamenti tra servizi differenti (alcuni, già, noi li abbiamo fatti, ad esempio la Polizia locale), quindi non capiamo quali potranno essere i vantaggi di cui tanto si parla”. Nel frattempo ed in attesa dell’incontro di lunedì, da qui, poi, si potranno fare ragionamenti più concreti, altre strade sono state intraprese dal primo cittadino di Nosate e dal suo gruppo per salvaguardare e tutelare il paese. “Ho sentito alcuni sindaci di cittadine della vicina provincia di Varese che si trovano nella nostra stessa posizione – ribadisce – E con loro siamo concordi nel sostenere e condividere le richieste da portare all’attenzione. Un fronte comune, insomma, per difendere il territorio. Quindi, per quanto ci riguarda direttamente, abbiamo programmato una Giunta dedicata all’argomento, dove in maniera formale si approfondirà la discussione. Inoltre, nelle intenzioni, c’è un Consiglio Comunale aperto, quasi sicuramente il primo dopo la pausa estiva, dove la popolazione abbia l’opportunità di interagire, porre domande, chiedere chiarimenti in merito ed esprimere la propria opinione e le perplessità. Confrontarsi insieme e sempre insieme ragionare su come attivarci, in che tempi e in quali modi, per il bene di Nosate e di coloro che vivono o hanno un’attività commerciali qui”.

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