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venerdì 29 marzo 2024 | ore 13:32

Villa: ora serve un'impresa

Il 3-0 secco con cui Bergamo vince gara-3 scava un solco tecnico nella serie difficilmente colmabile: da sabato la Foppapedretti ha due match point per vincere lo Scudetto.
Sport Locale - Finale scudetto: Bergamo sul 2 - 1 contro Villa Cortese (Pubblifoto)

Inseguire. È la parola chiave della serie finale tra MC Carnaghi Villa Cortese e Foppapedretti Norda Bergamo, che questa sera ha visto andare in scena il suo terzo atto. Come nelle prime due partite, è la squadra di Mazzanti a tenere in pugno la gara con una strepitosa Leo Lo Bianco a dettare i ritmi della sfida, ai quali il Villa Cortese fa sempre più fatica a rimanere in campo. Le cifre finali sono impietose, il risultato anche: 3-0 secco per la Foppapedretti (25-21, 25-20, 32-30) e due match point da sfruttare per poter vincere lo Scudetto 2011.

Nel corso della serie, il Villa Cortese non ha mai vinto i primi due set, e anche questa sera la storia non cambia: le giocatrici di Bergamo, gasate dal pubblico di casa, entrano in campo con maggiore carica e puniscono ogni sbandamento delle avversarie, scavando il solco nella parte centrale dei set e mantenendolo fino alla fine. In tutti i fondamentali la Foppapedretti è superiore: le attaccanti di palla alta hanno sempre una visione pulita a rete per poter far male, la difesa svolge il suo lavoro al meglio limitando Hodge e Aguero (12 punti a testa a fine gara) e rendendosi protagonista di alcuni recuperi miracolosi, e Lo Bianco ha sempre la palla sulla testa per gestire il proprio attacco. Il risultato è che tutte le giocatrici raggiungono la doppia cifra in soli tre set e che le centrali Arrighetti e Nucu stabiliscono la differenza tattica tra le due squadre: i loro attacchi in fast e in primo tempo sono irrisolvibili per la difesa di Abbondanza, perchè sono giocati ad una velocità tale da renderne impossibile la copertura senza lasciare spazio alle varie Piccinini, Ortolani e Bosetti. E a giocatrici di questo livello non si può lasciare spazio

Questo vantaggio tattico, unito ad una serata storta di quasi tutte le giocatrici cortesine, è il motivo per cui il Villa deve sempre inseguire le avversarie, e per rimontare può fare leva solo sulle reazioni nervose dettate dalla disperazione. Il terzo set, a questo proposito, è esemplare: Bergamo gioca al suo livello e va in vantaggio per 16-11, poi il Villa, sentendosi con le spalle al muro, recupera lentamente ma con grande sforzo fino al 18-18. Poi, non appena raggiunta la parità, mollano mentalmente per un attimo solo e vengono ricacciate indietro un'altra volta, fino al 24-21 che da tre palle match a Bergamo. Le giocatrici di Abbondanza, che innegabilmente hanno un cuore enorme, annullano tutte le palle match e ne hanno addirittura una per il set, ma non riescono più a trovare punti sulle rigiocate e dopo un lunghissimo scambio di colpi devono capitolare, sul 32-30 firmato da un muro di Ortolani.

Dopo aver perso gara-1 ed aver incredibilmente rimontato gara-2, questa partita è una mazzata pesantissima: il vantaggio mentale che poteva derivare dalla grande rimonta di Martedì è già sparito, e da Sabato si dovrà giocare ogni punto come se fosse l'ultimo. L'MC Carnaghi è una squadra che tira fuori il meglio di sé proprio in questi frangenti, proprio quando la situazione si fa disperata, ma la buca nella quale si è cacciata è veramente profonda, sia a livello tattico che a livello mentale. Non ci sono più possibilità di sbagliare, se l'MC Carnaghi vuole questo Scudetto deve tirare fuori un'impresa memorabile. Un'impresa storica. Un'impresa che scriverebbe il nome di Villa Cortese nella leggenda della pallavolo italiana.

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