Milano / Malpensa

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Prima tappa, il secondo piano del Padiglione Polichirurgico che, a seguito di lavori di ristrutturazione, ospita ora i reparti di Pneumologia (16 letti), di Medicina d’Urgenza (10 posti di degenza) e l’area Semi Intensiva Respiratoria, composta da 6 posti letto più uno dedicato all’isolamento.
“Quello di oggi è un esempio di ospedale che si rinnova, che cresce e che si migliora costantemente”, queste le parole dell’Assessore al Welfare di Regione Lombardia, Guido Bertolaso, “Qui si lavora per raggiungere sempre la qualità migliore nell’assistenza, nella cura, ma anche nella ricerca e nella formazione, missione che deve caratterizzare qualsiasi struttura ospedaliera. ASST Valle Olona sta chiaramente mettendo in pratica questa mission. Ritengo che i cittadini debbano essere soddisfatti di ciò che la Direzione Strategica, il personale medico e infermieristico, amministrativo e tecnico stanno portando avanti; la strada intrapresa è quella giusta”.
“Oggi abbiamo avuto un’ulteriore dimostrazione che l’ospedale va avanti e che si investe su questa struttura, fino a che il nuovo nosocomio non sarà pronto”, sottolinea il Sindaco di Busto Arsizio, Emanuele Antonelli, “Questo nuovo reparto è una vera e propria eccellenza, come Sindaco sono lieto che le cose stiano funzionando, ma non solo. Stanno anche migliorando, e tanto”.
Dopo l’incontro con gli operatori e la visita ai reparti, la delegazione ha raggiunto la Casa Circondariale bustocca all’interno della quale è stata inaugurata una Sala Radiologica, inserita nell’ambito dell’Area Sanitaria, dotata di ortopantomografo, ecografo portatile e RX, con la possibilità di effettuare teleconsulti come quello eseguito in diretta su un paziente in collegamento con il Primario di Cardiologia di Busto Arsizio. Si è proceduto alla visita dell’area di riabilitazione: l’unica nel nord Italia, in cui affluiscono anche pazienti provenienti da altre regioni. Nell’Area Sanitaria è anche presente un servizio di psicologia e di neurologia.
“Grazie a questo nuovo servizio interno al carcere non sarà più necessaria la traduzione dei detenuti, per alcuni esami specifici, verso l’Ospedale di Busto Arsizio, fatta eccezione per i casi di particolare urgenza”, spiega il Direttore Generale, Daniela Bianchi, “É un servizio che permette di risparmiare notevolmente, sia in termini di spese di trasferimento che per quanto riguarda l’occupazione di agenti della polizia penitenziaria”.
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