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domenica 28 aprile 2024 | ore 16:32

Nubifragi, vento e grandine in Lombardia

Oltre la metà dei 49 eventi estremi, tra tempeste di vento, fulmini, nubifragi e grandinate, che si sono abbattuti sull’Italia in soli due giorni, si sono concentrati sulla Lombardia.
Territorio - Maltempo (Foto internet)

Oltre la metà dei 49 eventi estremi, tra tempeste di vento, fulmini, nubifragi e grandinate, che si sono abbattuti sull’Italia in soli due giorni, si sono concentrati sulla Lombardia. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti regionale su dati Eswd (European sever weather database) in merito all’ondata di maltempo scatenata dal ciclone Poppea che sta provocando danni e disagi nelle città e nelle campagne con tetti scoperchiati, alberi abbattuti, smottamenti e allagamenti.

Il maltempo – continua la Coldiretti regionale – sta colpendo dopo una lunga e intensa ondata di caldo, che in Lombardia ha fatto registrare diffusamente in pianura e sull’Appennino valori massimi tra 35 e 39 °C, toccando in qualche caso anche i 40 °C, con caldo anomalo per più giorni consecutivi anche sulle Alpi, secondo le rilevazioni dell’Arpa regionale.

Siamo di fronte – sottolinea la Coldiretti – ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo. Il 2023 – continua la Coldiretti – in Italia è stato segnato dal clima pazzo con all’inizio una grave siccità e poi per alcuni mesi dal moltiplicarsi di eventi meteo estremi, precipitazioni abbondanti e basse temperature ed infine dal caldo torrido a luglio e a fine agosto.

L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma è anche il settore più impegnato per contrastarli – continua la Coldiretti – si tratta di una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla climatologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque. Servono – conclude la Coldiretti – investimenti per la manutenzione, risparmio, recupero e regimazione delle acque, un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni resistenti.

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