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Un rifugio di fede in Ospedale

Martedì 16 maggio l'Arcivescovo di Milano Mario Delpini è tornato in visita all'Ospedale di Legnano, per dedicare la chiesetta a San Giovanni Paolo II.
Legnano - L'Arcivescovo Mario Delpini con personale medico e infermieristico

Spesso, sono proprio gli Ospedali i luoghi in cui si scopre il senso più profondo e confortante della fede, nella preghiera, nel silenzio, nel chiedere un aiuto dall'alto. Martedì 16 maggio l'Arcivescovo di Milano Mario Delpini è tornato in visita all'Ospedale di Legnano, per dedicare la chiesetta a San Giovanni Paolo II.
La cappella ospedaliera è il luogo che conosce le "visite delle domande, delle proteste, della rabbia, dei sospiri» dei pazienti e allo stesso tempo accoglie le visite delle «inquietudini e dell’impotenza" espressa dal personale medico e sanitario. Così, con queste sentite e non banali parole, monsignor Mario Delpini ha descritto il luogo sacro del nosocomio di via Papa Giovanni Paolo II. Uno spazio di preghiera, raccolto, curato, accogliente, che dopo anni di interventi ha trovato il suo splendore con le luminose vetrate di Marina Molino, l’armonioso trittico di Ugo Riva e la spazialità dettata da Marie-Michèle Poncet che ha realizzato il battistero, la croce d’altare l’ambone e il tabernacolo.
Alla particolare funzione, oltre a personale medico e infermieristico, hanno partecipato i tre cappellani dell’Asst Ovest Milanese: don Patrizio (Legnano), don Benjiamin (Cuggiono), don Maurizio (Magenta) e don Giuseppe (Abbiategrasso). Con loro don Walter Zatta, don Ludovico Garavaglia e don Paolo Fontana, responsabile della Pastorale della salute.

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