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Ferrovia Vigezzina-Centovalli: 100 anni

Due anni per celebrarne 100: un viaggio, quello della Ferrovia Vigezzina-Centovalli, iniziato il 23 novembre del 1923, grazie ad una visione transfrontaliera comune, forte allora come oggi.
Attualità - Ferrovia Vigezzina-Centovalli (Foto Christian Guerra)

Due anni per celebrarne 100: un viaggio, quello della Ferrovia Vigezzina-Centovalli, iniziato il 23 novembre del 1923, grazie ad una visione transfrontaliera comune, forte allora come oggi. Due anni, dal 25 novembre 2022 allo stesso giorno del 2024, per festeggiare questo importante anniversario, con eventi, convegni, mostre, concerti e pubblicazioni, un calendario ricchissimo nato grazie ad una sinergia tra SSIF e Unione Montana della Valle Vigezzo, oltre ad altri enti locali, fondazioni e associazioni, e con il contributo finanziario ricevuto nell'ambito del progetto Interreg PAES.CH.IT. L'Unione Montana delle Valle Vigezzo, in particolare, ha da subito riconosciuto in questo centenario una ricorrenza di primo piano per l'intero territorio, al punto da capitalizzare il già citato Interreg per questo evento, portando nel partenariato di progetto la Ferrovia Vigezzina-Centovalli. LA STORIA DELLA FERROVIA VIGEZZINA-CENTOVALLI - Il fermento industriale dell'inizio del '900 ispirò l'allora sindaco di Locarno Francesco Balli, che espresse la volontà di creare una nuova linea che unisse Locarno con Domodossola, attraversando le Centovalli e la Valle Vigezzo. L’obiettivo finale era quello di creare un collegamento con le grandi opere ferroviarie già esistenti, la linea del San Gottardo e quella del Sempione. L’idea contagiò i sindaci della Valle Vigezzo, si formò un comitato esecutivo italo-svizzero che condusse a un accordo per un progetto unitario, grazie ad una tenacia e all’unione di forze tra la comunità locarnese e quella vigezzina. Andrea Testore in primis, fervido propugnatore della realizzazione della Ferrovia in Valle Vigezzo, insieme all'incrollabile volontà del già citato Francesco Balli e su lato italiano dell'On. Alfredo Falcioni, e il vero artefice dell'opera, Giacomo Sutter furono i pionieri di questo sogno. Grazie ai loro generosi sforzi si superarono le difficoltà politiche, tecniche e finanziarie, trasformando un sogno in realtà. La ferrovia fu inaugurata il 25 novembre 1923. La linea, a scartamento ridotto, rappresenta ancora oggi un capolavoro dell’ingegneria civile e dialoga in armonia con la natura incantevole delle vallate che attraversa. IL TRENO DELLE 4 STAGIONI - Da sempre la stagionalità è un valore aggiunto per questa ferrovia, che, oltre ad essere mezzo di trasporto pubblico fondamentale per le popolazioni locali, è anche uno dei più importanti attrattori turistici del nord ovest d'Italia e del Canton Ticino. Sempre più apprezzata è di certo la stagione autunnale, grazie al Treno del Foliage®, ma i convogli bianchi e blu della Ferrovia Vigezzina-Centovalli offrono uno spettacolo sempre nuovo, 365 giorni all'anno. Proprio per questo è nata l'iniziativa "Vigezzina Art Project", nell'ambito del progetto "Valle Vigezzo la valle dei pittori" (sostenuto da Compagnia di San Paolo attraverso il bando "In luce", cui ha partecipato con successo l'Associazione Poscio in partnership con Associazione Asilo Bianco e Fondazione Rossetti Valentini). Grazie al finanziamento nell'ambito del progetto Interreg PAES.CH.IT. un treno panoramico Vigezzo Vision è stato dunque totalmente personalizzato graficamente e rivestito di una speciale pellicola con le illustrazioni di Carlo Gloria, prescelto tra i dieci artisti che avevano sviluppato le loro idee creative nella fase embrionale del progetto. Gloria fu protagonista nel 2006 di un'esperienza molto simile, grazie all'incarico di ridisegnare l’esterno del tram 4 che percorre da nord a sud il capoluogo piemontese. "Ho disegnato questi motivi naturali pensando all'ambiente che i treni della linea italo-elvetica attraversano quotidianamente – dichiara l'artista torinese – immaginando anche una mimesi di questi treni nei paesaggi circostanti, quasi a confondersi con la natura e a rimarcare ancora una volta il rapporto simbiotico tra un mezzo di trasporto ecologico come la Ferrovia Vigezzina-Centovalli e l'ambiente stesso". La superficie esterna del treno si è trasformata in una “tela bianca”, come nella migliore tradizione artistica della valle dei pittori, la Valle Vigezzo appunto: obiettivo è stato quello di produrre un’opera d’arte viaggiante dedicata a viaggio, territorio e valorizzazione del paesaggio attraverso la pratica artistica, tematiche che stanno a cuore ai soggetti coinvolti nel progetto. Un'esperienza innovativa per la Vigezzina-Centovalli, ma che in realtà affonda le proprie radici negli anni '70 del secolo scorso, durante la nascita del movimento dei "graffiti" e in generale del "writing". Il Treno delle 4 stagioni rappresenta non solo l'integrazione tra arte, ambiente e mezzo di trasporto, ma anche una sinergia tra soggetti pubblici e privati e, a partire dal prossimo 26 novembre, entrando ufficialmente nella flotta della ferrovia, sarà anche in grado di unire artisticamente un territorio transfrontaliero di grande pregio.

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