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venerdì 26 aprile 2024 | ore 02:57

Medici specializzandi in ospedale

Circa 2.000 medici specializzandi del 4 e 5 anno potranno progressivamente iniziare a prestare servizio autonomo negli ospedali lombardi. "Risposta per affrontre carenze".
Salute - Medici (Foto internet)

Circa 2.000 medici specializzandi del 4 e 5 anno potranno progressivamente iniziare a prestare servizio autonomo negli ospedali lombardi. Lo hanno annunciato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e l'assessore al Welfare, Giulio Gallera, durante la conferenza stampa del dopo giunta cui hanno partecipato anche il professor Gianvincenzo Zuccotti in qualità di presidente dell'Osservatorio regionale della Formazione specialistica e direttore della pediatria del Buzzi e Lucia Cococcioni, medico specializzando al 5° anno di pediatria. GALLERA: RISPOSTA CONCRETA E PERCORSO CHIARO - "Uno dei grossi problemi nei nostri ospedali - ha detto Gallera - è la mancanza di personale. Oggi, con questa delibera, la Lombardia dà una prima risposta concreta fornendo alle strutture sanitarie che fanno parte della rete formativa, indirizzi per la progressiva assunzione di autonomia operativa e decisionale dei medici in formazione specialistica (persone che hanno già fatto un corso di studio di 6 anni e altri 3 anni di specializzazione). Tra poche settimane, quindi, 2.000 specializzandi saranno molto più autonomi e operativi nelle corse dei nostri ospedali. Si tratta di un risultato importante che va nella direzione di garantire cure sempre più adeguate grazie alla presenza di piu' medici. Tutto ciò, ovviamente, non andra' a discapito dell'assunzione di nuovi medici". UNA NOVITA' A COSTO ZERO - La Lombardia è la prima regione in Italia ad introdurre questa possibilità che, fra l'altro, è a costo zero per i cittadini perchè gli specializzandi già ricevono una borsa di studio. MODALITA' DI ATTUAZIONE DI PERCORSI - Il percorso, che porterà gli specializzandi ad essere sempre più autonomi, prevede i seguenti step: decisione da parte del tutor che un atto medico possa essere compiuto, in autonomia, dallo specializzando, già adeguatamente formato (autonomia progressiva); indicazione da parte del tutor dell'atto medico che lo specializzando può svolgere avendo riferimento ad adeguate direttive; garanzia che il tutor intervenga tempestivamente in caso di necessità per consultazioni o per affiancare lo specializzando; individuazione da parte del tutor della tipologia dei casi clinici assegnabili a ogni medico in formazione, nell'ambito del livello di autonomia operativa e decisionale allo stesso riconosciuto; l'autonomia del medico specializzando non puo' mai prescindere dalle direttive fornite dal tutor.

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