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Elezioni Europee: istruzioni per l'uso

Il Parlamento europeo è l'unica istituzione europea i cui membri sono eletti direttamente dai cittadini, e le elezioni sono alle porte. Ecco qualche informazione per prepararsi.
Europa - Parlamento Europeo in seduta plenaria (da internet)

Il Parlamento europeo è l'unica istituzione europea i cui membri sono eletti direttamente dai cittadini, e le elezioni sono alle porte. Tra il 23 e il 26 maggio 2019 circa 400 milioni di europei si recheranno alle urne per eleggere i loro rappresentanti a Strasburgo. Per chi vota in Italia, appuntamento domenica 26 maggio in tutti i seggi elettorali.

Quando si vota?
Le prossime elezioni del Parlamento europeo si terranno in tutti gli Stati membri dell'Unione europea fra il 23 e il 26 maggio 2019, con calendario variabile a seconda dei Paesi. In Italia si voterà domenica 26 maggio e i seggi saranno aperti dalle 7 alle 23.

Chi può votare?
Saranno chiamati alle consultazioni elettorali tutti i cittadini aventi diritto al voto di tutti gli Stati membri dell'Unione Europea (circa 400 milioni di persone).
Sarà la nona volta che i cittadini dell'UE si recheranno alle urne per eleggere i rappresentanti del Parlamento europeo. Le prime elezioni a suffragio universale si sono tenute nel 1979.
In 4 stati (Belgio, Cipro, Grecia, Lussemburgo) è obbligatorio recarsi alle urne mentre in tutti gli altri è facoltativo.
In Italia votare è considerato un "dovere civico" (Costituzione della Repubblica Italiana - Parte prima, Diritti e doveri dei cittadini - Titolo IV, Art. 48).
Dal 1979, anno delle prime elezioni a suffragio universale per il Parlamento europeo, la percentuale dei votanti è andata calando: da 61,99% (quando l'UE si componeva di 9 stati membri) al 42,61% nel 2014 (28 Stati membri).
Nel 2014 l'affluenza media ha fatto registrare notevoli differenze tra i vari paesi. Ai primi posti il Belgio (89,64%) e il Lussemburgo (85,55%) - dove il voto è obbligatorio-, seguiti da Malta (74,08%). Fanalino di coda la Slovacchia con una percentuale di votanti del 13,05%. Tra i grandi paesi la Germania con il 48,01% e la Francia con il 42,43%. In Italia ha invece votato il 57,22% degli aventi diritto.

Regole comuni?
Alcune si:
- fin dal 1979 gli eurodeputati sono eletti ogni 5 anni per suffragio universale diretto, ossia scelti direttamente dai cittadini;
- la rappresentanza è proporzionale;
- le elezioni si svolgono contemporaneamente in tutti i paesi dell'Unione;
- per votare occorre avere compiuto i 18 anni, tranne in Austria dove ne bastano 16;
- un elettore può esprimere un solo voto;
- il voto è libero segreto;
- lo spoglio delle schede non può iniziare prima della chiusura dei seggi in tutti gli Stati membri;
- la soglia minima d'accesso è libera ma non può eccedere il 5% dei voti validi;
- vige il divieto del doppio mandato, nazionale ed europeo.

Altre no:
- i requisiti e l'età minima per candidarsi non sono uguali in tutti i paesi;
- la legge elettorale;
- le modalità di voto per i residenti all'estero.

Perchè si vota?
Si vota per eleggere i deputati che andranno a comporre il Parlamento europeo per i prossimi cinque anni e rappresenteranno gli interessi dei cittadini dell'Unione europea. Il 7 febbraio 2018 il Parlamento ha votato a favore di una riduzione del numero dei suoi seggi, che passerà da 751 a 705 dopo l'uscita del Regno Unito dall'UE. Per sapere di più sulla Brexit, clicca su questo link (pagina in EN).
Il numero dei deputati di uno stato membro è calcolato in base alla sua popolazione; tuttavia si va da un minimo di 6 (Cipro, Estonia, Lussemburgo e Malta) a un massimo di 96 deputati (Germania) per ciascuno stato.
I risultati elettorali influenzeranno anche l'elezione del Presidente della Commissione europea: è la procedura del "candidato principale" (Spitzenkandidat). Per la prima volta nel 2014 i partiti politici europei hanno nominato i propri candidati alla presidenza della CE, al fine di rafforzare la legittimità politica sia del Parlamento che della Commissione. Il Parlamento ha avvertito di essere pronto a respingere qualsiasi candidato, nella procedura d'investitura del Presidente della Commissione, che non sia stato nominato di un partito politico europeo in vista delle elezioni europee del 2019.
Si vota per influenzare le decisioni che riguardano la propria vita e quella di 505 milioni di cittadini, e incidere sul futuro dell'Unione europea anche per le generazioni che verranno. Il Parlamento europeo stabilisce leggi che riguardano tutti e che vengono recepite nella legislazione nazionale, e decide su come verranno spesi i soldi dell'Unione europea (che sono i soldi dei cittadini europei).
Il Parlamento europeo legifera su materie che toccano la nostra vita di tutti i giorni, come: agricoltura e pesca, sviluppo regionale, protezione dei consumatori e sicurezza alimentare, trasporti, ambiente ed energia, salute, cultura, istruzione e formazione, commercio, concorrenza, ricerca e innovazione.Il Parlamento europeo è in prima fila nella difesa dei diritti umani nel mondo.

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