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venerdì 26 aprile 2024 | ore 05:04

Defunti senza tombe?

I defunti che non avevano già acquistato un loculo devono essere posti in aree temporanee, ma la soluzione sembra ormai imminente. L'Amministrazione in campo.
Cuggiono - Cimitero (Foto internet d'archivio)

Cimitero senza tombe libere? Appare un paradosso, ma ad oggi questa è la reale situazione. Da un lato sia le aree a terra che i loculi sono già stati acquistati in passato, dall’altro, invece, sono rimasti soltanto quattro postazioni provvisori. Ebbene, quale soluzione adotterà l’Amministrazione al fine di affrontare la problematica? Come riuscirà a soddisfare le varie richieste dei cittadini che per i propri defunti desiderano diversi luoghi di sepoltura? Quali provvedimenti si stanno prendendo in questo senso? A spiegare nel dettaglio le possibili soluzioni prospettate è l’assessore alle Opere Pubbliche, Marco Mutti: “Già dall’inizio del nostro mandato abbiamo intrapreso un iter progettuale, ora giunto alle battute finali, in project financing, volto alla costruzione di circa seicento nuove tombe a terra e loculi. Nel contempo, al fine di soddisfare le varie richieste della popolazione, abbiamo dovuto obbligatoriamente porre in via temporanea le salme in loculi provvisori; tuttavia, in attesa delle seicento nuove aree, realizzeremo di volta in volta, a seconda delle richieste, delle postazioni, in modo che possano essere assecondate le volontà dei cari per i loro defunti, evitando inoltre un doppio passaggio attraverso una tomba provvisoria”. Attendendo dunque un notevole ampiamento oltremodo necessario, appare interessante la “strategia temporanea” adottata dall’Amministrazione, volta quantomeno a rispondere alle necessità di cittadini che sino ad ora, proprio a causa di un’assoluta mancanza di postazioni acquistabili per la sepoltura e dell’impossibilità, sancita dalla normativa, di una acquisto preliminare delle medesime, si sono trovati obbligati a seppellire i propri defunti in loculi provvisori. Non si può fare a meno di sottolineare l’assurdità di una simile situazione, frutto indubbiamente di precedenti scelte errate e poco lungimiranti; tuttavia si auspica, soprattutto nell’interesse dei cuggionesi, che tutto dopo la “sosta estiva” ritorni alla normalità.

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