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Nuovi soci per Afol metropolitana

Un nuovo contratto di servizio per la gestione dei servizi per il lavoro, la formazione e l’orientamento che regola i rapporti tra Città metropolitana di Milano e Afol Metropolitana nel prossimo triennio 2024-2026.
Milano - Città Metropolitana di Milano (Foto internet)

Un nuovo contratto di servizio per la gestione dei servizi per il lavoro, la formazione e l’orientamento che regola i rapporti tra Città metropolitana di Milano e Afol Metropolitana nel prossimo triennio 2024-2026 e dodici nuovi Comuni che entrano a far parte di Afol Metropolitana. Sono stati questi i temi all’ordine del giorno approvati all’unanimità il 13 febbraio dall’assemblea consortile dell’agenzia, presieduta dal sindaco di Garbagnate Milanese, Daniele Davide Barletta.

Nel nuovo contratto di servizio presentato è stato rafforzato, rispetto al precedente, il nesso fra gli obiettivi strategici di Città Metropolitana e quelli assegnati ad Afol Metropolitana e resi più stringenti per entrambe obblighi e vincoli relativi a indirizzo, pianificazione strategica, programmazione economico finanziaria. È stato inoltre mappato e definito l’intero perimetro delle attività dell’agenzia, non solamente la funzione pubblica delegata “al lavoro”, per la quale valgono obiettivi e indirizzi indicati dalla Regione nel quadro della convenzione siglata con Città metropolitana e in ordine al programma GOL. È stata inoltre definita e rafforzata la cabina di regia quale luogo del monitoraggio mensile tecnico-gestionale su personale, risorse e attività e di verifica degli output sugli impegni assunti.

"Il contratto di servizio – ha dichiarato Valeria Sborlino, vicepresidente del consiglio di amministrazione di Afol Metropolitana - è stato l’esito di un lungo confronto negli scorsi mesi che ha portato a un lavoro di sintesi sugli obiettivi e gli standard qualitativi dei servizi al lavoro per cittadini e imprese del territorio. I punti su cui abbiamo maggiormente lavorato sono stati due. Uno è stato quello di garantire un corretto bilanciamento delle richieste di Città metropolitana a garanzia di tutti i soci che fanno parte dell’azienda speciale consortile e il secondo punto è stato quello di definire un sistema di procedure, orientamento e controllo che non penalizzasse la rapidità e l’efficacia degli interventi dell’agenzia".

"Con questo contratto di durata triennale Città metropolitana conferma la linea strategica degli investimenti sui servizi al lavoro, alla formazione e all'orientamento affidati ad Afol Metropolitana, ormai unica agenzia che dall’anno scorso gestisce tutti i nove centri per l’impiego metropolitani", ha dichiarato Diana De Marchi, consigliera delegata di Città metropolitana di Milano alle Politiche sociali, del lavoro e alle Pari opportunità. "Il nuovo contratto di servizio contiene novità che lo rendono più impegnativo sia per Città metropolitana sia per Afol. A partire da un maggior coinvolgimento del Consiglio di Amministrazione di Afol, chiamato ad adempiere agli indirizzi espressi da Città metropolitana e dall’Assemblea consortile definendo gli obiettivi da affidare alla Direzione e quindi alla struttura dell’azienda speciale".

"Il nuovo contratto di servizio – dichiara Tommaso Di Rino, direttore generale di Afol Metropolitana – risponde a un percorso che ci vede oggi come unico soggetto pubblico sul territorio che fornisce servizi al lavoro per persone e aziende nell’area metropolitana. Sono stati definiti meglio gli strumenti che ci consentono di gestire in maniera integrata i 9 centri per l’impiego e definito il piano di potenziamento metropolitano con l’apertura di nuove strutture dedicate al lavoro sul territorio grazie ai fondi del Pnrr. Accanto a questi servizi ne garantiamo altri a mercato, ovvero che non sono finanziati nell’ambito del contratto di servizio, che non hanno costi per la comunità e che ci consentono di essere presenti sul territorio anche con progetti, ad esempio, dedicati alle donne e ai giovani che non lavorano e non studiano. Lo stesso ingresso dei nuovi Comuni nell’agenzia, che segue la fusione con Eurolavoro dello scorso anno, è il riconoscimento di un obiettivo comune e compreso anche dalle amministrazioni comunali di una gestione integrata di qualità dei servizi al lavoro, l’orientamento e la formazione su un’area vasta”.

L’altro punto all’ordine del giorno approvato all’unanimità dall’agenzia è stato infatti l’ingresso di dodici nuovi Comuni nell’azienda speciale consortile Afol Metropolitana, che passa così da 72 soci, compresa Città metropolitana di Milano, a 84 enti consorziati. Gli attuali ingressi nell’agenzia, che le amministrazioni comunali hanno deliberato nei mesi scorsi nei rispettivi consigli comunali, sono stati approvati all’unanimità ieri dall’assemblea consortile di Afol Metropolitana, presieduta dal sindaco di Garbagnate Milanese. Le amministrazioni comunali che ora fanno parte dell’azienda speciale consortile sono per l’Alto Milanese Arconate, Buscate, Cuggiono, Dairago, Inveruno, Legnano, Rescaldina, Turbigo, Vanzaghello e Villa Cortese; per il Magentino Corbetta e per l’Adda Martesana Cambiago.

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