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martedì 30 aprile 2024 | ore 01:27

Quando la libertà di pensiero giustifica l’inciviltà

Bernate Ticino: la Big Bench da poco installata e pronta per l’inaugurazione è stata oggetto dell’ennesimo atto di vandalismo.
Bernate ticino - panchina vandalizzata

La nostra società si sta trasformando lentamente e in modo quasi del tutto impercettibile, in un veicolo di inciviltà mascherata da libertà. Ogni azione viene giustificata e resa quindi legittima appellandosi al principio innegabile di ‘libertà di pensiero’. I social, nuovo tribunale dell’Inquisizione, condannano sulla pubblica piazza e senza pietà chi commette leggerezze, ma tutelano chi compie azioni deplorevoli in nome di qualche ideale più o meno aulico. Non da ultimo il caso di Bernate Ticino, che questa mattina si è svegliato con un'amara sorpresa: la Big Bench da poco installata e pronta per l’inaugurazione è stata oggetto dell’ennesimo atto di vandalismo, che riporta testualmente “Big Bitch = grande cagata”. Lungi dall’entrare nel merito del pensiero personale, la domanda che è lecito farsi è dunque: “Che società stiamo diventando? E soprattutto, che mondo stiamo lasciando alle nuove generazioni?”. Un mondo dove è legittimo che ognuno esprima il proprio personale e opinabile parere a discapito del rispetto, dell’educazione e del bene comune?! Una società dove ogni azione è salvaguardata da un immaginario ideale finale? E ancora, una società dove ogni individuo è autorizzato a condividere il proprio pensiero senza includere educazione, rispetto altrui e civile dialogo?
La libertà di pensiero, diritto costituzionale inalienabile, non può e non deve in alcun caso soprassedere alle più basilari regole morali e civili del vivere comune.

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