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martedì 23 aprile 2024 | ore 12:06

Trent'anni di Movimento per la Vita

Generica - Mamma con bambina

Una serata per ripercorrere una storia che dura da trent’anni quella che il Movimento per la Vita del castanese ha programmato per sabato 2 aprile alle 21, presso l’Auditorium Paccagnini. Una storia nata a favore delle vite nascenti e per supportare le mamme che si trovano in difficoltà durante la delicata fase della gravidanza. Una fase in cui spesso le difficoltà materiali e psicologiche di una madre possono motivare il rifiuto di mettere al mondo il nascituro. “Fu il castanese Tarcisio Porta nel 1981 a sentire l’esigenza di aprire una sezione anche sul nostro territorio del Movimento per la Vita – ci spiega Adelia Frascati, presidente dell’associazione dal 1998 - un’idea che vide subito l’appoggio dei parroci di allora, Don Giuseppe Sisti (prevosto di S. Zenone) e da Don Lino Cerutti (parroco di Madonna dei Poveri)”. Lo scopo del movimento è quello di coltivare una cultura di attaccamento alla vita in tutte le persone, sia per le donne prossime a rivestire il ruolo di madri sia per le giovani coppie inserite in un percorso prematrimoniale. “Le attività furono principalmente connesse per la sensibilizzazione alla vita nascente – continua la signora Adelia – all’educazione affettiva e sessuale; al sostegno delle famiglie in difficoltà e alle mamme che intendono abortire”. Iniziative, quindi, legate alla dimensione profondamente umana delle persone. “Dopo Tarcisio Porta, nel 1998, su suggerimento del parroco di Turbigo Don Giampiero Baldi – racconta il presidente – assunsi la carica di responsabile della sezione del movimento e da quel momento iniziammo a lavorare ancora di più per offrire un supporto maggiore alla vita”. Nel 2002 il movimento ha ottenuto dal parroco di Vanzaghello degli spazi in cui allestire il primo Centro di Aiuto alla Vita, un luogo e un’opportunità per consentire alle mamme di avere un colloquio con i volontari del gruppo (che ammontano oggi a circa 15 elementi). Nel 2008 è sorto il secondo centro presso Castano Primo, sempre con gli stessi scopi e nel corso dell’anno il Movimento per la Vita ha supportato 188 casi di maternità che presentavano varie forme di difficoltà: “il problema principale - spiega Adelia Frascati - riguardava la crisi psicologica in atto in quelle mamme che erano intenzionate (e spesso sotto pressione) ad abortire. Il nostro ruolo, che è la vocazione del Movimento per la Vita, è stato ovviamente quello di proporre alla persona un’alternativa, quella di completare la gravidanza assicurando successivamente tutto il supporto necessario per crescere il bambino, sia dal punto di vista della vicinanza umana che per le esigenze materiali. Nei 188 casi riscontrati tra 2008 e 2009 – conclude il presidente – la nostra incidenza è stata minima, ma qualche mamma si è fidata di noi e ha optato per dare alla luce il bimbo”. Un ruolo difficile e impegnativo che rappresenta una sfida per il gruppo cattolico castanese. Tuttavia l’attività svolta bene si è integrata con Azienda Sociale del Castanese, da cui è sorta una collaborazione proficua sfociata con la nascita del Centro di Aiuto alla Vita presso Castano Primo. Alla serata in programma il 2 aprile interverranno come testimoni dell’azione positiva svolta dal movimento in questi primi trent’anni di vita, alcune mamme straniere che hanno incontrato i volontari e Gianna Emanuela Molla, figlia di Santa Gianna che racconterà l’esperienza della madre, canonizzata nel 2004 da Giovanni Paolo II.

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