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venerdì 26 aprile 2024 | ore 05:13

'Boschi sicuri'

“Attenzione! Questa è un’esercitazione!”. L’allerta della Città metropolitana di Milano è scattata, a sorpresa, nella serata di sabato 18 marzo.
Territorio - Esercitazione

“Attenzione! Questa è un’esercitazione!”. L’allerta della Città metropolitana di Milano è scattata, a sorpresa, nella serata di sabato 18 marzo, mettendo in moto la macchina organizzativa del CCV-MI e degli ETS (Enti di terzo settore) dell’area metropolitana. Una macchina imponente: oltre 300 volontari mobilitati, insieme a 118 e Vigili del Fuoco, per affrontare lo scenario pensato per la prima grande maxi esercitazione post Covid: una forte perturbazione e raffiche di vento a più di 100 km/h, come segnalato dall’Allerta meteo Regionale, hanno portato all’abbattimento di numerosi arbusti, in diverse zone della Città metropolitana di Milano, all’allagamento di due aree adiacenti ed alla scomparsa di una persona. A coordinare le operazioni, suddivise in 11 cantieri sparsi sul territorio metropolitano, la sala operativa all’Idroscalo. Un vero test a sorpresa per le donne e gli uomini della Protezione Civile, chiamati a rispondere ad una domanda chiave: cosa succederebbe nell’area metropolitana se si dovesse verificare una vera e improvvisa emergenza? Come reagirebbe la macchina della Protezione Civile e con quale tempistica? Ed ecco la chance, domenica 19 marzo, di mettersi alla prova, di capire sul campo potenzialità e criticità, di fare formazione e di testare anche la sinergia tra istituzione, la Città metropolitana di Milano, appunto, e il mondo del volontariato. “Si tratta della prima grande esercitazione su larga scala dopo la pandemia – spiega soddisfatta la consigliera delegata alla Protezione Civile della Città metropolitana di Milano, Sara Bettinelli – Un’occasione unica per mettersi alla prova a 360°: da un lato la reattività e l’operatività dei volontari e dell’intera macchina organizzativa, in termini di numeri, tempistiche e azione sul territorio, dall’altro la sinergia tra la Città metropolitana di Milano e il terzo settore. Un’esercitazione, quella di oggi, davvero importante sia perché ha coinvolto tutti gli ETS e l’intero territorio metropolitano, sia per l’effetto sorpresa: solo i vertici erano a conoscenza dell’iniziativa. Ringrazio quindi tutti coloro che, a vario titolo, hanno reso possibile questa giornata positiva per comprendere lo stato dell’arte, migliorare dove possibile e formare i nostri volontari”. Una progettazione minuziosa di un multi-test strategico per il CCV-MI, come ribadisce il suo presidente, Dario Pasini: “Dopo l’allerta e la mobilitazione degli ETS, primo test sulla reattività e la partecipazione effettiva, i volontari si sono messi alla prova in diverse attività strategiche – ha precisato – Qui si inquadra l’attività esercitativa, di formazione sull’uso degli strumenti e sulla sicurezza. Era fondamentale, ad esempio, usare correttamente i dispositivi di protezione individuale. E’ stato un test per tutti: ogni gruppo ha capito le sue potenzialità di intervento-reazione, ma anche la sala operativa e tutta la catena di comando hanno potuto comprendere potenzialità e criticità, in quello che è un gioco di squadra”. Le aree coinvolte - Ben 11 cantieri suddivisi nel territorio metropolitano: Cusano Milanino, Busto Garolfo, Lacchiarella e Locate Triulzi, infine Trezzo sull’Adda e Vaprio d’Adda, quest’ultimo con l’attivazione della ricerca, oltre a Peschiera Borromeo (zona Idroscalo). Sono state individuate aree residuali particolarmente prive di manutenzione in cui l’abbattimento degli arbusti ha provocato l’ostruzione di diverse strade sia comunali che provinciali. Le attività - Taglio, esbosco e decespugliazione: uso della motosega, prevenzione incendi con la pulizia da rovi e rami. Criticità idrogeologica: realizzazione di una catena di motopompe per trasportare il maggior numero di metri cubi di acqua tra due punti. Ricerca persona scomparsa (RPS): simulazione con il supporto dei VVF di Milano e con squadre cinofile. Le squadre sono state individuate ed organizzate in base alle specialità dei volontari. La giornata si è conclusa con un debriefing all’Idroscalo.

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