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venerdì 19 aprile 2024 | ore 09:49

"Nuovo piano di tutela delle acque"

"Una misura importante, che permetterà di porre le basi per configurare, nella prossima legislatura, il nuovo Piano di Tutela delle Acque".
Milano - L'assessore regionale Pietro Foroni

"Una misura importante, che permetterà di porre le basi per configurare, nella prossima legislatura, il nuovo Piano di Tutela delle Acque". L'assessore regionale al Territorio e Protezione civile, Pietro Foroni, commenta così l'approvazione in aula consigliare dell'atto di indirizzo che definisce le linee strategiche per un utilizzo razionale e sostenibile delle acque in Lombardia. "Sarà uno strumento di pianificazione articolato - ha aggiunto - che dovrà avere elementi innovativi e strategici, finalizzati a migliorare le strategie future per affrontare nelle politiche regionali, il tema del risparmio idrico, sempre più pressante alla luce della crisi di quest'anno". FONDAMENTALE AFFRONTARE SFIDA CRISI IDRICHE FUTURE - Il nuovo piano dovrà contenere le misure necessarie per gestire in maniera sempre più efficace le situazioni di siccità, in continuità con l'azione portata avanti da Regione Lombardia in materia di tutela delle risorse idriche. "Futuri finanziamenti regionali - ha osservato l'assessore - saranno indirizzati a migliorare la resilienza del sistema agli eventi siccitosi, in un'ottica di adattamento ai cambiamenti climatici; necessario intervenire sulla riduzione delle perdite negli acquedotti, l'efficientamento delle reti di approvvigionamento, e il riuso irriguo dei reflui depurati". NUOVE LINEE DI INTERVENTO - Rispetto al Piano di Tutela delle Acque vigente, l'impegno è per migliorare l'efficientamento degli usi idrici e di riuso della risorsa e la gestione del servizio idrico integrato. Particolare attenzione dovrà essere riservata alle fonti di approvvigionamento potabile, alle sorgenti, alle acque sotterranee e ai corpi idrici superficiali, completando le conoscenze rispetto alla loro 'vulnerabilità qualitativa e quantitativa'. Il piano si propone poi di garantire il mantenimento dell'equilibrio idrologico regionale e degli ecosistemi acquatici connessi tutelando il livello quantitativo delle acque sotterranee nelle aree di pianura; identificare le aree 'sovrasfruttate' per raggiungere e mantenere l'equilibrio del bilancio idrico a livello di acque superficiali.

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