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giovedì 28 marzo 2024 | ore 22:35

La Cava in assemblea

Sabato scorso si è svolta in sala civica a Buscate un'assemblea pubblica organizzata dalla sezione locale di Legambiente per discutere in merito alla destinazione d'uso della Cava Campana, che nell'ultimo periodo è sotto i riflettori.
Buscate - Un momento dell'assemblea pubblica

Sabato scorso si è svolta in sala civica a Buscate un'assemblea pubblica organizzata dalla sezione locale di Legambiente per discutere in merito alla destinazione d'uso della Cava Campana, che nell'ultimo periodo è sotto i riflettori per la “paura” che possa ripresentarsi il rischio di un'eventuale discarica, a fronte della possibilità dell'insediamento di un “nuovo impianto di trattamento rifiuti inerti”.

All'assemblea hanno partecipato tutti i soggetti interessati direttamente nella vicenda: i vari rappresentanti di Legambiente, Luca Campana, proprietario della Cava, i rappresentanti dell'associazione ambientalista '5 agosto 1991' e il sindaco Fabio Merlotti.

Il fatto: Cava Campana ha chiesto a Città Metropolitana un’informazione preliminare sulla procedura da adottare nel caso in cui volesse realizzare un impianto di recupero macerie con produzione di materie prime secondarie. Dopo le necessarie verifiche, sentito anche il Parco del Ticino, Città Metropolitana ha valutato che, nell’eventualità Cava Campana volesse avviare il progetto, non servirebbe nemmeno una Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). Tale parere è stato rilasciato circa un anno fa (marzo 2021) e da allora Cava Campana non ha avviato alcun iter per il progetto.

“Per noi si tratta di onorare gli impegni presi con delibere del Consiglio comunale a seguito di un accordo con la Cava – rammenta Mauro Balossi, Presidente dell'Associazione 5 agosto 1991 – Si parlava di un parco, di un polmone verde, che avrebbe anche riqualificato l'area. Dove sarà? Noi lo vogliamo, è nostro di diritto”.

“È tutto in fase preliminare, e tutto soprattutto protocollato – spiega il sindaco Fabio Merlotti - Il VIA non è stato necessario, vi è una mail di Città Metropolitana inviata lo scorso marzo 2021, che lo attesta. Soprattutto stiamo parlando di macerie: è vero, sono chiamati rifiuti inerti, ma usare la parola rifiuti in modo decontestualizzato è far presa sulla pancia dei cittadini. Infine, non ho avuto da parte dell'opposizione alcuna interrogazione, alcuna richiesta protocollata, ma solo quel volantino uscito due mesi fa con toni allarmistici”.

“Chiudere la Cava non è possibile – prosegue Merlotti – L'attività economica va consentita, trovando dei compromessi di cui possa beneficiare anche Buscate. Ebbene, l'impianto è stato spostato, l'area ex Tam verso Cuggiono è stata tutta piantumata, come richiesto e per il parco che dovrebbe sorgere sui terreni di proprietà comunale, esiste un progetto approvato da Parco Ticino. Stiamo cercando di valorizzare il più possibile un'area che deve coesistere con un'attività economica, per il bene di tutti”.

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