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giovedì 02 maggio 2024 | ore 04:47

E le stelle stanno a guardare

Credo che la piscina di Cuggiono così non l’abbia mai vista nessuno, tranne le stelle, le stesse protagoniste del sogno del cuggionese Stefano Marangon.

Cuggiono - Le stelle sopra la piscina (Foto di Stefano Marangon)

Credo che la piscina di Cuggiono così non l’abbia mai vista nessuno, tranne le stelle, le stesse protagoniste del sogno di Stefano Marangon.
 Ecco che la richiesta dell’artista di sperimentare una sua idea nella storica struttura cuggionese è stata accettata con entusiasmo e un po’ di curiosità da parte della Games snc che ha in gestione l’impianto. 


Ma chi è Stefano Marangon? 
Residente a Cuggiono da sempre nasce a Vigevano nel 1974 e da sempre si diletta a sperimentare forme di espressione artistica che cerca di coniugare con il suo lavoro di corriere Dhl. 
A 19 anni, per intuizione inizia a creare una tecnica d'incisione , nata per casualità in alta montagna con un legnetto e una lente di plastica, inclinando la lente nella posizione giusta grazie alla lente che concentra, il legno inizia a bruciare.

Ma per Stefano non brucia per lui dipinge sfruttando la forza del sole. La semplicità del gesto con la lente, lo porta a studiare, sia l'energia del sole, e tutto ciò che è collegato, dai pannelli solari ai disegni tecnici per la creazione di prototipi di lenti. La carriera artistica lo vede protagonista di mostre, da una piccola galleria, ma storica, di Milano la galleria Eustachi che lo porta con una collettiva Palazzo Reale di Milano. Incontra il critico d'arte Fortunato d'Amico che lo porta alla reggia di Venaria Reale, alle biennali di Venezia e alla biennale Italia-Cina. Corona il sogno del cassetto con la personale al Museo Da Vinci di Milano.

Poi arriva il Covid tutto si ferma, si ferma davvero? Per Stefano no, anzi proprio durante la pandemia e i lockdown si trova ad osservare strumenti che utilizzava solo per lavoro e/o diletto: il PC, la stampante e la macchina fotografica, quest’ultima utilizzata in questi 10 anni solo per fare foto alle opere.

Ecco che lo stop forzato lo porta a riscoprire la macchina fotografica e attraverso quella, complice la sua innata curiosità si appassiona alla fotografia notturna.
Il resto è storia attuale che così racconta: “Già da bambino amavo le stelle, spesso ad occhi aperti sognavo di giocare a volare in mezzo a loro. La macchina fotografica mi aiuta a vedere ciò che l'occhio umano non vede, ancor più in profondità. Inizio a fotografare la via lattea e mi innamoro ancora di più di quanto sia meravigliosa anche la notte, non solo il giorno. Ora fotografo le stelle con tecnica 'Startrail', cioè centinaia di foto a lunga esposizione con macchina ferma nello stesso punto per catturare il movimento delle stelle. Cosa faccio ora... Ciò che la mia mente mi fa vedere, vedo delle immagini come un'opera e io devo dare tutto me stesso per riuscire a concretizzare quella visione che la mia mente mi fa vedere, la trasferisco in immagine reale. Adesso sono ispirato a fare Startrail nei luoghi impossibili, ma cari a me perché rappresentano i posti e luoghi dove ho passato un pezzetto della mia vita. 
Il paese della Valle d’Aosta teatro di infinite vacanze estive da ragazzo, Cuggiono, le nostre belle campagne, Vigevano...

Dalle stelle al sole non è stato un grande passaggio: "Anzi è direttamente proporzionale, un approfondimento ulteriore di ciò che è Luce, nella sua forma odierna o notturna, ma e sempre e solo naturale, dove io artista non sono niente, sono solo uno strumento in balia della natura, lei è la vera artista del tutto...". 
Ecco com’è nata questa foto e quelle che potete trovare sul suo profilo Facebook.

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