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giovedì 18 aprile 2024 | ore 02:25

"La verità in merito ad ASM"

Una lettera particolarmente importante, con molti spunti di riflessione, con cui l'avvocato Elisabetta Lanticina, ex presidente del Consiglio di Amministrazione (CdA) di ASM (Agenza Speciale Multiserivizi) si rivolge a diversi rappresentanti di Forza Italia locale per chiarire una ventina di punti riguardanti l'azienda magentina con cui molti comuni locali collaborano.
Magenta - ASM

Una lettera particolarmente importante, con molti spunti di riflessione, con cui l'avvocato Elisabetta Lanticina, ex presidente del Consiglio di Amministrazione (CdA) di ASM (Agenza Speciale Multiserivizi) si rivolge a diversi rappresentanti di Forza Italia locale per chiarire una ventina di punti riguardanti l'azienda magentina con cui molti comuni locali collaborano.

"Gentili signori e amici di Forza Italia intanto vi ringrazio per il tempo che vorrete dedicare nel comprendere i fatti oggettivi e tutti ben documentati che si sono susseguiti nel caso della vicenda ‘ASM’. Ho preferito non essere presente a questa riunione proprio per scongiurare il pericolo che altre maldicenze dei malinformati potessero dire che oggi ho partecipato per sostenere chissà quale tesi o quale teoria difensiva.

Io non ho bisogno di difendermi da nulla di concreto e semmai sto operando solo nell’interesse e nella tutela sia dell’Ente partecipato di cui ho l’onore ancora oggi di risultare presidente, sia per far sancire dai giudici competenti le azioni amministrative votate e portate a conclusione dai tre rappresentanti della Lega nord, che ha preso pieno possesso del controllo di ASM.

Se c’è qualcuno che deve difendersi e proteggere la propria immagine e il proprio ruolo credo sia proprio solo ed esclusivamente Forza Italia.

Io sono stata colpita non come persona, ma in quanto esponente indicata da Forza Italia.

Vi ricordo i fatti, che potrete verificare parola per parola facendo un semplice accesso agli atti. In sintesi farò in modo che tutti voi possiate essere in grado di capire con esattezza la verità dei fatti che si sono succeduti:

1) in data 20.07.2020 l’assemblea dei soci di ASM, come previsto dalla legge e avendone esclusiva competenza, mi indica all’unanimità Presidente dell’Ente. Sottolineo l’assemblea dei soci che significa gli 11 sindaci dei Comuni del magentino che ne sono soci;

2) a sostenere la mia candidatura, dal punto di vista politico, è stata il sindaco di Magenta. Quest’ultima eletta con il sostegno di Forza Italia è stata prima una nostra rappresentante ed esponente. Poi lo è stata esclusivamente di Del Gobbo. Oggi lo è della Lega e chissà domani di quale altro schieramento politico.
In questo caso i valzer politici di Chiara Calati si rivelano una fortuna per Forza Italia che può prenderne le distanze dal suo pessimo operato tornando vicina ai cittadini di Magenta.
Una Magenta che non è mai stata governata così male da nessun altro sindaco che ha preceduto questo attuale, il cui salato conto elettorale della sua incapacità rischia di pagarlo proprio Forza Italia;

3) nella medesima data 20.07.2020, su spinta del consigliere regionale Luca del Gobbo e il sostegno trasversale della Lega Nord nel Cda, ovvero nel consiglio di amministrazione di ASM, vengono nominate due persone gradite a queste rappresentanze politiche. Si tratta della consigliera Mariarosa Cuciniello e della consigliera vicepresidente e amministratore delegato Avv. Donatella Colombo.

4) all’atto della loro nomina nel Consiglio di amministrazione composto da 5 membri, compreso il Presidente, figurano anche due seri professionisti ( il dott Mario Garbini e il dott. Ambrogio Crespi) i quali mi sostengono nella illegittima battaglia condotta dalle due consigliere(Colombo e Cuciniello) che ritengono di potersi raddoppiare il compenso nonostante questo non sia previsto dal regolamento e tantomeno da deroghe avute dall’Assemblea dei Soci. Che ribadisco è tutt’altro organismo di potere superiore rispetto al Consiglio di Amministrazione;

5) in data 01.02.2021 le due consigliere che chiedevano l’aumento del loro compenso si sono dimesse avendo trovato compatti nella votazione contraria sia il Presidente, sia i due consiglieri già in carica alla data del mio insediamento e, ribadisco, non certo vicini al centrodestra ma, semmai, ai regolamenti e alle leggi;

6) attenzione: pochi giorni prima che le due consigliere si vedessero costrette alle dimissioni, si è dimesso il consigliere di amministrazione dott. Mario Garbini; sia per ragioni personali sia forse per altre cause conseguenti al comportamento poco onorevole delle due rappresentanti del centrodestra;

7) di fatto nel giro di poche settimane il Consiglio di amministrazione di ASM composto da 5 membri diventa di solo due membri: io e il dott. Ambrogio Crespi, già nominato dalla precedente gestione politica di ASM;

8) a questo punto i consiglieri da rieleggere, o meglio da rinominare, sono diventati non più due ma tre. Ovvero la maggioranza in seno al CDA;

9) gli sforzi di Forza Italia per inserirne uno di proprio gradimento su tre nominati sono del tutto inutili;

10) il sindaco Calati, infatti esponente di maggioranza nell’assemblea dei soci,(Magenta detiene il 62% delle quote societarie di ASM) sostiene i candidati voluti da Marina Roma, dall’assessore Porta e dal consigliere regionale Curzio Trezzani;

11) Il nuovo consiglio di amministrazione di ASM si ritrova, dunque, ad essere così composto.
Il presidente, ovvero io, di Forza Italia, un altro consigliere non del centrodestra, Dott. Ambrogio Crespi, e ben 3 nuovi consiglieri tutti voluti dalla Lega, l’Avv. Zanardi Andrea vicepresidente e amministratore delegato e le consigliere Dott.ssa Canziani Michela e Dott.ssa Sanasi Valeria ;

12) i tre consiglieri compiono l’azione che non era riuscita a portare a compimento le due precedenti consigliere dimissionare: ovvero aumentarsi il compenso mensile;

13) con la forza di tre voti su 5, i tre consiglieri della Lega dunque vanno ben oltre: tagliano del 50% le competenze spettanti economiche al Presidente;
si danno un compenso di 5.000 euro in più l’anno nonostante questo non sia previsto dal regolamento e dallo statuto;
Riducono ad una sola delega le competenze del Presidente di Forza Italia;

14) io non reclamo in nessun modo e tantomeno ricorro ai giornali per raccontare la scandalosa azione politica della Lega Nord;

15) un atto di legge devo, però, farlo.
Da avvocato ritengo doverosamente necessario tutelarmi e, con assoluta riservatezza, impugno la delibera con la quale i consiglieri avevano autovotato il loro aumento di compenso;

16) il mio è un atto dovuto anche perché qualora la Corte dei Conti dovesse chiedere la eventuale restituzione di compensi illegittimamente percepiti ne subirei anch’io le conseguenze. Oltre al danno anche la beffa? Eh no, amici miei;

17) come reagiscono i consiglieri della Lega? Tacciono e mantengono la riservatezza?
Noooo, Tutt’altro.
Addirittura il Sindaco di Magenta, non conoscendo nemmeno la differenza tra le varie istituzioni giudiziarie, va affermando ufficialmente che io abbia presentato una denuncia alla Procura della Repubblica.
Il mio, come detto, è stato un atto di natura amministrativa a tutela dell’Ente ASM che in qualità di Presidente rappresento e che, quindi, volendo o no avevo ed ho l’obbligo di tutelare;

18) Ecco quindi la decisione finale della Lega Nord di estromettermi d’ufficio. Nonostante io risulti ancora oggi in carica, perché non sono stata rimossa dall’organo preposto, ovvero quello che mi ha nominato e che è l’Assemblea dei soci,
i rappresentanti della lega si avvalgono di un articolo dello Statuto, assolutamente discutibile nella sua interpretazione: invocano la decadenza per coloro i quali hanno una lite giudiziaria nei confronti dell’Ente;

19) c’è un piccolo ma contemporaneamente enorme problema.
Io ho agito nella mia qualità di Presidente e per nome e per conto di ASM che di fatto è entrata in lite con i tre consiglieri che si sono votati gli aumenti di compenso, in tal senso ho chiesto al Tribunale di competenza,la nomina di un Curatore speciale che tuteli gli interessi di ASM, proprio per tenere distinta l’azione giudiziaria dalla quotidiana attività amministrativa;

20) Non sono io in lite con ASM, ma è ASM in lite con i tre consiglieri.
Se l’articolo della decadenza, interpretato così come gradito dalla Lega, vale per quanti sono in lite con l’Ente vuol dire allora che è applicabile a me sì, ma di conseguenza lo è, a maggior ragione, nei confronti dei tre approvatori della delibera impugnata e citati a giudizio da ASM.
Perché non si sono dimessi?
Perché la Lega, con il sostegno a giorni alterni della sindaco Calati, punta a prendersi anche la Presidenza di ASM invece di far dimettere i loro tre consiglieri e rispettare gli accordi a suo tempo raggiunti con Forza Italia?

Ci tengo anche a precisare che è falsa anche la notizia che il consulente dell’ufficio comunicazione e stampa dell’ASM si sia dimesso dopo la proclamazione della mia decadenza. Il giornalista Ettore Politi, infatti, nonostante avesse un contratto triennale, si è dimesso, per ragioni del tutto personali, alla fine del mese di maggio.
Ovvero quasi un mese prima che la Lega rivelasse le proprie vere e arroganti intenzioni.

Grazie ancora per l’attenzione, a presto,
Elisabetta Lanticina".

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