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venerdì 19 aprile 2024 | ore 01:49

La minoranza esprime il proprio dissenso

Boffalora - Insieme nel 2000

“Lunedì sera, per l’ennesima volta, il Consiglio Comunale è stato mortificato. Ci siamo trovati dinanzi un Sindaco che utilizza lo strumento delle ‘comunicazioni’ per avere campo libero e poter attaccare senza contraddittorio la passata Amministrazione”.
Si esprime in questi termini il Gruppo Consiliare di “Insieme nel 2000 a Boffalora” dopo i gravi fatti dell’ultima seduta consiliare.
“Siamo stati costretti ad assistere silenti alle menzogne di un Sindaco che per giustificare la sua incapacità amministrativa ha rispolverato una vecchia delibera di Giunta (la n.104 del 4 dicembre 2008), peraltro, rimasta solo sulla carta e mai attuata. E’ un fatto politicamente rilevante, in quanto, senza entrare nel merito della vicenda, crea un precedente grave e pericoloso, rispetto alla gestione democratica dei lavori consiliari”.
L’Opposizione prende la parola dopo il ‘post-Consiglio’ di ieri sera per poter replicare alle “falsità e alle inesattezze” sostenute dal Primo cittadino.
La questione del contendere è sempre l’alienazione dell’area sita in Viale Industria. “Ma le due vicende messe sul tavolo sono diametralmente diverse – sottolineano da ‘Insieme nel 2000 a Boffalora’ – in quanto, l’attuale Giunta, di fatto, ha impostato il Bilancio di quest’anno e, quindi, la realizzazione delle Opere Pubbliche per il paese compreso il nuovo Asilo Nido, sulla vendita di quest’area. Viceversa – precisa l’Opposizione – l’Amministrazione di Anna Maria Garavaglia altro non aveva fatto se non accantonare prudenzialmente una somma che sarebbe potuta servire per la realizzazione del nuovo collettore fognario.
C’è una bella differenza, vista il considerato che, poi, quei 250 mila euro per il finanziamento di partecipazioni azionarie di società di cui l’ente è socio (la TAM Spa ndr), il Comune non le ha mai dovute versare effettivamente, in quanto, tramite quest’azione virtuosa, è riuscito ad ottenere gli adeguati finanziamenti da parte della Provincia”.
Ma le differenze tra l’operato dell’Amministrazione Garavaglia e quella leghista di Trezzani non si esauriscono qui.
“In quella delibera, infatti, – ricordano ancora dall’Opposizione – accanto alla vendita sotto mercato, con un valore prudenziale minimo di 50 euro al mq, e una valutazione complessiva da 982 mila euro come da Piano Attuativo, ci si riversava diritti sul resto delle aree o definendone utilizzi convenzionati, oppure, massimizzando le entrate offrendo le aree stesse al libero mercato. Con la Giunta Trezzani, invece, di questi diritti non si fa alcun cenno”. “Insieme nel 2000 a Boffalora” chiosa con una precisa richiesta all’Amministrazione: “Visto che la Giunta Garavaglia ha saputo ottenere dalla Provincia 250 mila euro per i lavori di collettamento fognario, e visto che il progetto per l’opera in questione aveva ottenuto il benestare, vorremmo capire, perché, dal 2009, i lavori sono ancora fermi al palo. Ci viene da chiederci se per caso, i nostri sapienti amministratori, non abbiano dirottato quei soldi su qualche altro capitolo di spesa. Il Sindaco risponda ai suoi cittadini e non si sottragga ancora alle sue responsabilità”.

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