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Terzo settore: ufficio regionale

La giunta regionale della Lombardia ha approvato la delibera relativa all'istituzione dell'Ufficio regionale del Registro Unico Nazionale del Terzo settore.
Sociale - Terzo settore (Foto internet)

La giunta regionale della Lombardia ha approvato la delibera relativa all'istituzione dell'Ufficio regionale del Registro Unico Nazionale del Terzo settore (Runts) e i criteri di riparto delle risorse. "Questo registro - spiega Alessandra Locatelli, assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e pari Opportunità di Regione Lombardia - è una delle novità più importanti della riforma del Terzo settore, che consentirà di superare la pluralità di registri previsti dalla vecchia disciplina. Nello specifico il Runts riveste per gli enti del terzo settore una funzione simile a quella espletata dal Registro delle imprese per le società ed è molto atteso dalle realtà che fanno parte del Terzo settore, in quanto garantirà anche una maggiore trasparenza delle informazioni, che saranno accessibili a tutti coloro che vogliano entrare in contatto con questi enti, oltre a consentire ad eventuali donatori di ottenere i benefici fiscali previsti dalla legge". "Con l'approvazione di questo provvedimento - prosegue l'assessore Locatelli - oggi Regione Lombardia definisce la ripartizione delle competenze tra le province e delle risorse necessarie per la gestione e il funzionamento dell'attività del registro. In Regione Lombardia abbiamo provveduto a istituire un ufficio specifico che si occuperà della trasmigrazione degli ETS". "Questa delibera - aggiunge l'assessore agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni, Massimo Sertori - si inserisce nell'ambito della riforma del Terzo Settore, che ha previsto l'introduzione di un Registro unico nazionale degli Enti coinvolti, attribuendo alle Regioni funzione di armonizzazione della gestione dei Registri regionali con il livello nazionale". "In base a tale delibera - continua Sertori - Regione Lombardia ha disposto che Province e Città Metropolitana di Milano continuino a operare, su sua delega e sotto il suo coordinamento, per la tenuta dei registri a livello territoriale, operando altresì un riparto finanziario, a valere sul triennio precedente, di fondi del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali destinati alle Regioni, che Regione Lombardia ha assegnato, nella misura di euro 5.282.991,75, a Province/Città Metropolitana di Milano. Ulteriori finanziamenti saranno poi erogati, a partire da quest'anno, su base annuale". "Le politiche sociali - conclude Sertori - rientrano tra le funzioni di cui Regione Lombardia ha confermato la delega di esercizio a Province/Città Metropolitana di Milano anche dopo la Legge Delrio, che ha privato tali Enti di competenze, personale e risorse, nell'ambito di apposita 'Intesa pluriennale' coordinata dall'Assessorato agli Enti locali, Montagna e piccoli Comuni in raccordo, per competenza di materia, con quello alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, a ulteriore conferma del riconoscimento del loro imprescindibile ruolo di presidio e valorizzazione dei territori".

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