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venerdì 26 aprile 2024 | ore 01:22

Vigili: "Ritardo da Turbigo"

Chiusura della convenzione per la Polizia locale tra Turbigo e Nosate. Dopo le dichiarazioni del sindaco turbighese, la risposta del primo cittadino nosatese Roberto Cattaneo.
Turbigo - Polizia locale (Foto d'archivio)

Che l'argomento avrebbe tenuto banco, in fondo era quasi inevitabile. Così, dopo le dichiarazioni di qualche giorno fa del sindaco di Turbigo, Christian Garavaglia, e l'ormai imminente chiusura della convenzione per la Polizia locale, appunto tra il Comune turbighese e quello di Nosate (che scade proprio oggi, 31 dicembre, e non è stata rinnovata), adesso è il primo cittadino nosatese, Roberto Cattaneo, ad intervenire, per rispondere a quanto affermato. "Nessun 'gioco sporco' da parte dell’Amministrazione comunale di Nosate e non comprendiamo la reazione del sindaco di Turbigo, considerando come sono andati realmente i fatti - dice lo stesso Cattaneo - La convenzione per la Polizia Locale ha scadenza il 31 dicembre 2020. Già dallo scorso giugno, quindi, su nostra iniziativa, abbiamo chiesto un tavolo di confronto con l’Amministrazione turbighese, dicendoci disponibili ad una nuova collaborazione a patto che venissero ridiscusse talune condizioni economiche. Nonostante nostri numerosi solleciti, non avendo ricevuto risposte da parte di Turbigo e visto il passare dei mesi, ci è sembrato non solo legittimo, ma anche doveroso per gli interessi di Nosate, ricercare un confronto sul tema anche con altre Amministrazioni comunali. Cosa che, tra l'altro, non è mai stata tenuta nascosta a Turbigo". Da qui, dunque, i confronti con Castano Primo. "Abbiamo trovato nell’Amministrazione castanese un soggetto in grado di proporci un accordo economico estremamente più vantaggioso, senza ripercussioni sulla qualità del servizio - continua il primo cittadino nosatese - Mentre l’unico documento con il quale l’Amministrazione di Turbigo si è dichiarata disponibile ad accettare le nostre richieste di giugno risulta datato addirittura 16 dicembre 2020. Riteniamo non ci sia stato nessun 'gioco sporco'; quando c’è una trattativa può capitare che non si raggiunga un accordo. Quello che non capiamo è perché ora Turbigo cerchi di passare come vittima, nonostante le numerose occasioni concesse e il ritardo apportato".

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