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sabato 27 aprile 2024 | ore 01:08

Revoca nomina in consiglio

Che la questione avrebbe alzato la temperatura del consiglio comunale non ci voleva Nostradamus per comprenderlo. Tutto parte dalla decisione del sindaco Lorenzo Radice di revocare una nomina di un dirigente per il settore lavori pubblici.
Legnano - Palazzo Malinverni (Foto internet)

Che la questione avrebbe alzato la temperatura del consiglio comunale non ci voleva Nostradamus per comprenderlo. Tutto parte dalla decisione del sindaco Lorenzo Radice di revocare una nomina di un dirigente per il settore lavori pubblici. Tutto a posto? Non esattamente, perché in seguito ad una segnalazione fatta dal segretario che individua possibili profili di illegittimità dell'operazione, quella nomina è rientrata. Motivo? Il fatto che il primo cittadino, nel sostenere i colloqui, non sia stato da solo ma si sia invece fatto coadiuvare da una consulente. "La commissione di valutazione - spiega il primo cittadino - ha individuato dieci persone come possibili destinatarie dell'incarico, con tutte loro ho avuto un colloquio facendomi affiancare da una persona di mia fiducia, mi è stato fatto rilevare che questo potrebbe fare emergere profili di illegittimità, quindi ho deciso di annullare l'atto di nomina e si procederà allora all'indizione di un nuovo bando". Incidente chiuso? Per le opposizioni nemmeno per sogno. Il coro salito dal centrodestra è stato compatto: il fatto è molto grave ed esige spiegazioni. Che sono poi state declinate in una serie di interrogativi rivolti al primo cittadino: chi era il consulente del sindaco? perché è stato convocato? E il sindaco non avrebbe prima dovuto parlare con il segretario comunale per sapere se fosse legittimo procedere in quel modo? Temperatura torrida che ha portato anche a una considerazione sopra le righe del consigliere di opposizione Francesco Toia: "Menomale che siamo in videoconferenza e distanti - ha affermato - altrimenti non so cosa sarebbe successo". A provare a esprimere una posizione mediana sono state le parole del consigliere comunale del 'Movimento dei cittadini' Franco Brumana: "Quanto successo è censurabile ma non è grave - ha concluso - il sindaco si è mosso nel modo giusto procedendo all'autotutela". Ma l'argomentazione non ha acquietato le forze di opposizione ferme sulla loro censura all'operato del sindaco.

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